Netaphors è un progetto artistico fondato sull’iterazione di una fotografia con il motore di ricerca digitale per immagini di Google. Questo processo genera delle metafore per le quali non vale più la trasposizione linguistica di un termine proprio con uno figurato, ma diventa iperfigurato. La ricerca di Google, non possedendo dei criteri psichici e morali, si basa su una sfera di caratteristiche tecniche ed iconiche ritenute fra loro simili. Ciò porta però a risultati inaspettati per quanto contrastanti al livello gnoseologico. Questa memoria collettiva digitale ha un grande valore simbolico: è lo specchio della nostra società, alla quale siamo messi davanti senza la possibilità di fuggire per quanto ne siamo attratti ed assorbiti. Come Narciso ci perdiamo nel nostro riflesso, dimenticando quanto ciò che ci circonda stia attuando un’alterazione del nostro pensiero, del comportamento e della nostra affettività. Sta nascendo un nuovo linguaggio universale e un’archeologia visuale creati per la prima volta non dall’uomo, ma dalle macchine.
Geschrieben von Giulia Berardi