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Do 20.10 2016 – So 08.01 2017

William N. Copley

Wo

Fondazione Prada Milano
Largo Isarco 2, 20139 Milano

Wann

Donnerstag 20 Oktober 2016 – Sonntag 08 Januar 2017

Wie viel

€ 10/8

Non si può parlare di William N. Copley senza tirare in ballo il movimento culturale di cui faceva parte: il Surrealismo. E questo perché il Surrealismo non è mai stato solo un’etichetta, una categoria concettuale sotto cui porre certe opere piuttosto che altre. Quello surrealista era un pensiero che abbracciava ogni ambito della vita, in particolare, accanto all’arte, la politica e l’impegno sociale. Per il fondatore del Surrealismo, André Breton, l’arte è sempre stata più un’azione che un pensiero, più un mezzo che un fine. Per questo si può parlare di “movimento”, cioè di un gruppo di persone interessate non solo a rappresentare la realtà, ma anche, e soprattutto, a modificarla.
Lette in questa chiave, le pitture di Copley appaiono come delle provocazioni rivolte alle società occidentali in cui abitiamo, come accenti posati su questioni spinose e scomode. Una su tutte: l’erotismo.
Nonostante Freud, per Copley il sesso rimane ancora un tabù. Tutti lo conoscono, tutti sanno che esiste, ma non sempre è facile parlarne apertamente e senza pregiudizi. Il Surrealismo interviene dunque per mostrare i conflitti sessuali che albergano nel nostro inconscio. Conflitti che nascono dalla possibilità o meno di conciliare vita pubblica e vita privata. È possibile vivere liberamente la propria sessualità senza incorrere nella censura della società? È possibile parlare di erotismo senza per forza richiamare temi sconvenienti quali la pornografia o la perversione? In questo senso, sono paradigmatiche quelle opere di Copley in cui vediamo una coppia intenta a compiere atti osceni, avviluppata in un turbinio di pulsioni primordiali e lascivia. Lo spettatore è in dubbio: è un semplice atto amoroso, puro, bellissimo o sono di fronte a una scena scandalosa, da rimuovere, un’immagine pornografica dove il sesso è ridotto a bene consumistico?
Ecco, questo è il lavoro di Copley e del Surrealismo: gettare luce su quel confine sottilissimo che separa il soggetto dalla società, l’io con le sue pulsioni e i suoi desideri dal mondo esterno, che a quelle pulsioni e a quei desideri reagisce, se tutto va bene, con un pollice recto.

Geschrieben von Giacomo Dini