Viso avvolto in un foglio di carta argentata e alias intento a celare la terra natia (la Spagna), farebbero pensare a John Talabot (vero nome Oriol Riverola) come a un tipo indeciso. Quanto di più sbagliato perché dalla sua testa trasudano lucidità e sicurezza, le stesse con cui tratta l’instabile materia dell’house odierna. Basterebbe ascoltare “ƒIN” – ancora oggi suo unico album – puro concentrato di intime atmosfere malinconiche e passeggiate in spiaggia con beat balearici controvento e bagliori chill wave, oppure spingersi al Dude e osservarlo in faccia con i propri occhi (la stagnola ormai l’ha lasciata a casa in cucina). State sereni che sicuramente non tornerete a casa scontenti, anche perché ad affiancarlo ci sarà la magnifica Lena Willikens, punta di diamante della Cómeme di Matias Aguayo, un’eccezionale record-digger che esplora la musica con passione, a 360 gradi, fottendosene dei limiti di genere e portandone alla luce il lato più abrasivo e avventuroso. Aspettatevi un set estremamente fuori dai soliti binari, un viaggio cosmico nella musica, con una dj che la musica sa raccontarla molto bene. «Mi piace che il fantasma della musica prenda il sopravvento sui miei set», dice. Fareste bene a credere nel paranormale.