A tutti piacciono i viaggi. Perlomeno, il concetto di viaggio non fa schifo a nessuno, poi è vero che non a tutti piace fare le valigie e andare. Sarebbe più comodo avere le stesse emozioni senza spostarsi da casa: un paio di ragioni per cui esistono la narrativa d’avventura e le droghe psichedeliche. Anche se il romanzo d’avventura ha il suo periodo di gloria nel 1800 e l’LSD a metà del 1900, ci sono un sacco di punti in comune: entrambi riportano sensazioni ed esperienze da posti difficili o pericolosi da raggiungere. Non importa se siano luoghi veri o immaginari, l’importante è l’avventura: pensate a quello che c’è scritto ne „I Viaggi di Gulliver“. Se lo raccontaste adesso a qualcuno passereste per un drogato. Perché allora non scrivere direttamente dei viaggi nella dimensione psichedelica? Eppure così pochi l’hanno fatto. Certo, Timothy Leary ha scritto degli ottimi manuali di viaggio, ma solo leggendone si ricava poco. Per fortuna il Prof. Bad Trip ci ha spedito delle splendide cartoline da quei posti, di cui possiamo godere in mostra, con tanto di occhiali 3D e senza effetti collaterali. I francobolli (quelli con cui si è spedito il Professore) credo siano in vendita separatamente.
Geschrieben von Il Dottor Pira