Un EP, quattro pezzi. Una one-woman-band che si avvale soltanto di chitarra, voce, beat elettronici e poco altro. Una ragazza che ha fatto di un limite un punto di forza. Camo è l’esordio di Emanuela Drei, in arte Giungla, già voce degli Heika Has The Giggles e bassista negli His Clancyness. Il primo lavoro in studio della musicista bolognese è energico e graffiante, eppure malinconico e riflessivo. Cela quel dualismo che ripropone nei nomi che ha scelto per autodefinirsi: la giungla, luogo fitto e oscuro che spaventa e intimorisce, ma che smania di essere esplorato; il camouflage (camo), l’abbigliamento che si indossa in battaglia per aggredire il nemico, ma che si mimetizza con la natura per nascondersi e rifuggire al pericolo. Quattro brani che definiscono un dream-pop d’autore dal respiro internazionale, già notato dalle testate musicali internazionali (NME, Noisey USA) e atteso al prestigioso South by Southwest di Austin il prossimo marzo. Vedere per credere.