World Press Photo è fondamentalmente una „presammale“: ti costringe a guardare in faccia quella realtà che di solito riesci a evitare chiudendo gli occhi e facendo finta che non esista. La foto vincitrice di quest’anno rappresenta, non a caso, la violenza di cui sono intrisi i nostri tempi, e infatti è già entrata di diritto nell’immaginario collettivo per la sua potenza evocativa e per aver dato vita a migliaia di dissacranti e cinici meme sul web. Si tratta dell’assassinio ad Ankara, in Turchia, dell’ambasciatore russo Andrei Karlov per mano del poliziotto Mevlut Mert Altintas, durante una mostra d’arte. Un uomo uccide un altro uomo, che nemmeno conosce, per ciò che rappresenta, andando incontro a sua volta a morte certa. Un canovaccio su cui Akira Kurosawa avrebbe potuto costruire un film lungo dieci ore
Geschrieben von Shinobu Hosokawa