Un labirito senza alcuna via di fuga, canzoni che sembrano scritte sulla base di un teorema matematico in continua evoluzione. Non è facile descrivere la musica dei Dillinger Escape Plan, mai scontati e sempre pronti ad andare oltre i confini dell’hardcore, genere da cui son partiti ma che con gli anni è stato oggetto di manipolazioni e destrutturazioni, centrifugandolo con riff jazz sparati all’ennesima potenza, spasmi fusion e deliri grindcore. Nel corso degli anni, la band del New Jersey ha reso tale genere qualcosa d’elite, sdoganandolo dai soliti cliché fatti ti „tupa tupa“ e mosh pit, macchiandolo, al contrario, anche di pop ed elettronica – anche grazie alle collaborazioni sopraffine con Mike Patton e Dave Lombardo, generando un impatto sismico all’interno dello scenario hardcore. Dissociation, datato 2016, è il loro ultimo disco in studio prima dello scioglimento già preannunciato: stasera celebrateli onorandoli della vostra presenza, c’è da scommettere che tra ferocia e cattiveria punk, una lacrima scapperà anche ai meno deboli di cuore (come il sottoscritto).