Mia nonna si agita sempre prima della Notte rosa. Va dalla parrucchiera e si mette i bigodini. Mia madre si lamenta perché non vedrà i Pooh, dato che mio padre non vuole stare in mezzo al casino. Mio fratello si controlla allo specchio: sopracciglia più sottili delle mie, maglia rosa con scritto Hollywood coi glitter, cappello da cowboy; non si stacca dal telefono coi suoi amici, „ché stasera si va a caccia di ‚burdela‘ in rosa“. Io li aspetto a casa, faranno l’alba, tutti ubriachi allo stesso modo. Io se esco vado a sentire De Gregori. O forse parto verso le quattro, per vedere il sole che sorge tra gli ombrelloni.