La Divina Commedia è una delle opere maggiormente rappresentate e rilette, in chiave sia classica che moderna. Perché dovreste andare a vedere l’ennesima versione? Perché la visione del Paradiso di Babilonia Teatri non è necessariamente quella dantesca: i gironi sono fatti di persone comuni, di eroi, di vittime, di carnefici e di persone che per diversi motivi sono ai margini della società civile. La collaborazione con l’associazione ZeroFavole e la scelta delle musiche in scena di Allegro Moderato rendono questo paradiso più reale, affiancando ragazzi, attori professionisti e musicisti in un luogo dove le differenze e i ruoli imposti dalla società diventano semplicemente “teatro”. Enrico Castellani, uno dei due fondatori di Babilonia Teatri, lavorando sullo spettacolo Purgatorio durante la residenza alla Biennale di Venezia del 2016 ha detto: «Il teatro dovrebbe essere sociale o almeno deve aspirare a diventare tale, più differenze si mettono assieme e più si può provare a raccontare il mondo come davvero è». Voi siete pronti ad ascoltare questo racconto?