Nel buio della sala è Guido, il regista perduto di 8 ½, a districarsi dal mondo frenetico che lo circonda. Nel nuovo teatro della Fondazione Prada è Roman Polanski a disfare il suo personale universo attraverso l’arte. Pensare a se stesso, ricordare l’effetto, rendere la memoria un’esperienza indimenticabile. Un auto-interrogatorio in cui si celebra la storia del cinema. Questo è il fine del documentario Roman Polanski: My Inspirations e della retrospettiva da lui ordita e a lui dedicata. Sono lo sguardo vitreo di Catherine Deneuve in Repulsione, l’esercizio di paranoia urbana e disintegrazione mentale in Rosemary Baby, lo stoicismo di Szpilman, magnificamente interpretato da Adrien Brody ne Il pianista a essere guardati con gli occhi di chi scopre un segreto grazie alla fortuna di trovarli accostati ai film che li hanno ispirati. È nelle potenzialità espressive di Orson Wells, nella libertà con cui la macchina da presa si insinua e piomba sui personaggi, nella strenua, ordinata e silenziosa ricerca in “Ladri di biciclette” e nell’implacabile discesa agli inferi del Fuggiasco di Carol Reed che troviamo quello che mancava.
VENERDÌ 17 LUGLIO
H. 18.30
Roman Polanski: My Inspirations
Regia di Laurent Bouzereau. Italia, 2015
H. 19.00
Chinatown
Regia di Roman Polanski. USA, 1974
H. 21.45
L’uomo nell’ombra
Regia di Roman Polanski. Francia-Germania-Gran
Bretagna, 2010
SABATO 18 LUGLIO
H. 18.30
Roman Polanski: My Inspirations
Regia di Laurent Bouzereau. Italia, 2015
H. 19.00
Quarto potere
Regia di Orson Welles. USA, 1941
H. 21.30
Rosemary’s baby
Regia di Roman Polanski. USA, 1968
Geschrieben von Francesca Fazioli