Dovendo stilare una (personale) lista dei gruppi più imprevedibili mai visti dal vivo, sul podio ci sarebbe certamente un posto per i Gnod. Una volta in versione space-kraut-rock, un’altra weird techno, un’altra ancora a metà tra free jazz e mattanza elettronica, ultimamente nella veste più metallurgica di sempre per i live tutti headbanging e mazzate dell’ultimo, notevole, Just Say No To The Psycho Right-Wing Capitalist Fascist Industrial Death Machine. Più o meno sempre con live che prendono una brutta piega e si trasformano in lunghe tirate trance-sciamaniche con effetti simili a un hangover. Il collettivo di Salford è fatto così: dipende da chi c’è in tour (41 sono i componenti che hanno fatto parte dell’organico nei dieci anni di attività), dipende da quale anfratto della devianza è andato a perlustrare il loro ultimo album, dipende dal mood in cui si trovano in quel determinato momento dell’anno. I Gnod tornano a Milano e quello che la sorte ci ha destinato è un live „electronic oriented“ in formazione a due. Venite consapevoli che qualunque siano le premesse, le conseguenze le sentirete almeno fino al giorno dopo.
Geschrieben von La Redazione