Villini

Architetture e parchi a Montesacro

Fra Città Giardino e l’Aniene, quando qui era tutta campagna

quartiere Montesacro

Geschrieben von Livio Ghilardi il 13 Oktober 2020 Aggiornato il 14 Oktober 2020

Fino a cento anni fa, Montesacro era (quasi) tutta campagna. In un panorama molto simile a quello che oggi si può ancora ritrovare nella Riserva Naturale Valle dell’Aniene, allora si sarebbero potute scorgere poche ville aristocratiche e molti campi ma anche alcuni monumenti d’epoca romana come lo splendido Ponte Nomentano, dove leggenda vuole che s’incontrarono Carlo Magno e papa Leone III nell’800. Con l’avvento del progetto “Città Giardino Aniene” nel 1920, sulla scia delle garden cities britanniche, Montesacro assunse la conformazione che conosciamo oggi, nonostante diversi interventi successivi ne abbiano alterato l’idea originaria. Partendo dal cuore pulsante di Piazza Sempione – con la sua Chiesa degli Angeli Custodi e l’attuale Municipio – si può andare alla scoperta del barocchetto di quei villini che ancora oggi mantengono intatta la loro struttura, affiancati dall’edilizia popolare di allora che, a guardarla con gli occhi di oggi, è davvero invidiabile. Fra archi e torrette, scritte incise sulle facciate e giardini lussureggianti, qui trovò casa l’intellettuale Ennio Flaiano, mentre oggi trovano posto ambasciate e consolati (beati loro!). Per gli amanti del razionalismo c’è poi l’imperdibile Ex G.I.L. di Viale Adriatico – realizzata negli anni Trenta dall’architetto Gaetano Minnucci, ora rinominata Palestra Ferdinando Agnini – dove si può ancora vedere il trampolino della piscina scoperta progettata all’epoca. Se poi a causa dei saliscendi sulle scalinate – è pur sempre un “monte” – avrete bisogno di relax, potete sdraiarvi in uno dei vari parchi del quartiere, magari vicino al busto di Símon Bolívar.

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