In mezzo ai serpentoni del quartiere Sant’Ambrogio – le case popolari disegnati da Arrigo Arrighetti negli anni Sessanta tra Famagosta e la Barona, con andamento curvilineo – c’è una chiesa-piramide (vista di faccia) o chiesa-tenda (vista di lato). Il progetto è sempre di Arrighetti, del 1968. L’edificio è strutturato dalla sua copertura a vela, che dall’area del presbiterio sale fino a creare una cuspide in corrispondenza della facciata.
Le pareti, sia all’esterno sia all’interno, sono in calcestruzzo a vista, traforate da un gran numero di finestrelle colorate.
L’interno è composto di tre spazi che si compenetrano dinamicamente: l’aula liturgica, la cappella feriale e una navata laterale; l’andamento della copertura contribuisce alla creazione di uno spazio mosso e dall’illuminazione variegata.
Ad could not be loaded.