Come a Dergano, anche al Corvetto è stata „aperta“ una piazza, sgomberata dall’ingombro delle auto in sosta con mezzi poveri e agili: un recinto di grandi vasi con piante, qualche panchina, rastrelliere per biciclette, tavoli da ping pong e i bolli per terra. Rispetto a piazza Dergano, piazza Angilberto II è più difficile, più dominata dal traffico e meno ombreggiata, e soprattutto in estate avrà bisogno di qualche intervento più strutturato per riuscire a ospitare realmente delle persone: veri alberi grandi, più filtro con la strada, una sistemazione più accogliente. Ma è stato un inizio gradito dal quartiere, che sarà affiancato da un’operazione in Piazza San Luigi (tra Brenta e il ponte di Corso Lodi, dietro al Madama), e si spera sia seguito dal promesso abbattimento della sopraelevata in Piazzale Corvetto, pochi metri più in là.
Prima era un’incrocio desolato, con un paio di isole pedonali zeppe di cartelli in mezzo che servivano giusto ad attraversare, ora c’è un angolo protetto e arredato che fornisce anche uno sfondo più allegro alla prospettiva di via Bessarione. Speriamo che serva a migliorare un po‘ la qualità della vita agli abitanti del quartiere e non a estendere la gentrificazione che arriva da Prada.