Invenzione suprema dell’essere umano, la ruota è anche alla base di uno dei modi di dire più belli del dialetto romano: „stare a rota de…“. Nessun dubbio che l’intuizione alla base del nome di questa nuova creatura firmata Marco Pucciotti sia stata per metà questa, come non c’è nessun dubbio che il restante 50% derivi dalla forma del piatto principe: la pizza. Alla romana, bassa, scrocchiarella, riempita fino ai bordi, realizzata con farine tradizionali e con condimenti che privilegiano stagionalità, artigianalità e piccoli produttori. Maestro infornatore: Sami El Sabawy, nome noto a tutti i malati di pizza romani non solo per la sua abilità, ma anche per il suo inseparabile mattarello con il quale stende ogni impasto. Mettetevi in fila e siate pronti per il bis di ogni portata.
Contenuto pubblicato su ZeroRoma - 2019-12-01