Sempre poco glorificato per le sue bellezze naturali e gastronomiche, l’Abruzzo si sta ritagliando sempre di più un suo spazio d’eccellenza nella gastronomia romana degli anni Zero: una seconda vita dopo quella dei ristoranti e trattorie dal sapor novecentesco, nei quartieri della Roma burocratica e ministeriale. Costrini è uno dei tasselli di questo nuovo puzzle. A dirla tutta, si tratta già di un’attività decennale, che proprio nei mesi successi al tremendo sisma del 2009 ha deciso di muoversi verso la Capitale, aprendo una gastronomia attiva dalla colazione all’orario dell’ultima spesa prima di andare a cena a casa. La novità del 2020 è proprio l’apertura serale, con una brace a vista dove poter far sfrigolare cinque tipi di arrosticini (fegato, lardo, classico, manzo, al tartufo), hamburger – su tutti l’abruzzese, a base di arrosticini, ventricina spalmabile, scamorza di vacca pezzata rossa e patate di Avezzano – e altri tagli nazionali e internazionali. Da non sottovalutare salumi, formaggi e le paste ripiene fatte in casa.
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Costrini
ZERO hier: varca i confini (regionali)
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Costrini
Via Val Maggia, 40
Roma
Zeitplan
- lunedi 06:30–23:30
- martedi 06:30–23:30
- mercoledi 06:30–23:30
- giovedi 06:30–23:30
- venerdi 06:30–23:30
- sabato 06:30–23:30
- domenica 06:30–23:30
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