L’Abruzzo – quello autentico, non la copia sbiadita alla quale ci hanno abituato i ristoranti “abruzzesi” della città – è molto più vicino di quello che pensate, precisamente in una traversa di via Ripamonti. Qui Vladimiro Babbo, Roberto per gli amici, di Avezzano (“e dunque marsicano, l’Abruzzo dei monti, quello dove l’anno scorso si sono raggiunti meno 28°C e i lupi sono scesi nei paesi”) ha aperto nel 2010 un locale che dovrebbe essere preso a modello dai potenziali futuri ristoratori della città: perché punta tutto sulle materie prime eccellenti della sua regione, cucinate senza snaturarle e come si faceva una volta (“alleggeriamo solo un po’ i condimenti: un conto è il contadino che bruciava il sugo di castrato zappando la terra, un altro è il milanese che lavora in ufficio”). Pane, pasta e dolci sono fatti in casa, come persino gli arrosticini, cucinati sulla griglia a carbone a vista, preparati a mano con carne di capra abruzzese e serviti con le bruschette in una bellissima caraffa di ceramica che li tiene caldi: una meraviglia!
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Il Capestrano
ZERO hier: È andato in overdose di arrosticini
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Il Capestrano
Via G. F. Pizzi, 14
Milano
Zeitplan
- lunedi 12:30–14:30 , 19:30–23
- martedi 12:30–14:30 , 19:30–23
- mercoledi 12:30–14:30 , 19:30–23
- giovedi 12:30–14:30 , 19:30–23
- venerdi 12:30–14:30 , 19:30–23
- sabato 12:30–14:30 , 19:30–23
- domenica 12:30–14:30 , 19:30–23
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