American bar che soddisfa sia l’intenditore sia chi si affacci al mondo dei cocktail con curiosità e voglia di scoprire nuove cose, il Moscow Mule è il classico locale dove abbandonarsi nelle mani del barman. Il nome, più che a un cocktail, è l’omaggio del barman e proprietario Alessandro a un’era: quella della vodka, che prese piede in America (e di conseguenza in Europa) con la nascita del Moscow Mule negli anni Quaranta e che tuttora, nonostante ci sia più attenzione ad altri distillati, è ancora la più richiesta al bancone dei cocktail bar (qui, per esempio, si viaggia a sei bottiglie di vodka ogni una di rum o gin). Il cocktail Moscow Mule è ovviamente buonissimo: vodka, ginger beer, lime e zenzero – sia la radice che la polvere, e niente porcate tipo cetriolo o peggio ancora ciliegine candite. Ma non fermatevi al Mulo, chiedete e osate perché i cocktail sono fatti come si deve e proposti a 6 euro – qualcosa in più se si scelgono bottiglie premium, di cui peraltro il locale è fornitissimo. Godetevelo nel week end se vi piace il delirio universitario, o in settimana se preferite le chiacchiere al bancone.