I calchi in gesso un po’ sgarruppati sparsi per l’edificio sembrano invocare pietà. Ma basta farsi un giro tra la Rotonda del Talucchi e la Pinacoteca, per realizzare che l’Accademia Albertina ha un patrimonio di opere e saperi mica da ridere. Tra le scuole d’arte più antiche d’Italia, l’ex „Università dei pittori, scultori e architetti“ diventò „Accademia“ per iniziativa di Maria Giovanna di Savoia-Nemours (1678), e „Albertina“ grazie a Carlo Alberto. Quest’ultimo la dotò anche di una pinacoteca, che includeva la quadreria di Monsignor Mossi di Morano, i cartoni di Gaudenzio Ferrari e della sua scuola e i lavori dei maestri dell’Accademia stessa. I Savoia, insomma, ci tenevano. Insegnarono qui Pelagio Pelagi e Alessandro Antonelli e furono tra gli studenti Ugo Nespolo, Gilberto Zorio e Giuseppe Penone. Ma all’Albertina batte un altro cuore, oltre a quello antico: ne sono un esempio la tradizionale parata annuale di giovani artisti made in Torino o i sempre affollati eventi di videoarte e cultura digitale. Potreste anche iscrivervi a un corso di pittura. Fateci un pensierino.
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Accademia Albertina di Belle Arti
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Accademia Albertina di Belle Arti
via Accademia Albertina , 8
Torino
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