Le ragazze che sono dietro a questo progetto preferiscono definirlo una „community hub di rigenerazione urbana“, uno spazio che nasce dalle ceneri e dalla riqualificazione di una ex fabbrica di cioccolato nel cuore di quello che oggi si chiama No.Lo., a nord di Loreto. Hug è tante cose, ha tante anime che si intersecano tra loro e sfociano qui in via Venini 83: spazio smart coworking, dove smart sta a indicare la maggiore facilità nell’accesso, bistrot aperto dalla colazione alla cena, hospitality, spazio bike con tante iniziative di cicloturismo ed eventi. Hug infatti- come la parola stessa vuole indicare – abbraccia diverse situazioni che parlano la lingua comune di creare un luogo di condivisione e socialità tra le persone. Il quartiere rimane il fulcro dello sviluppo di Hug, dove Alberica, Sara e Loredana hanno scommesso tutto, abbandonando i loro lavori che poco soddisfacevano.
Hanno così unito le loro competenze – marketing, amministrazione e architettura – per ridare vita a un luogo importante per la zona e per le persone, da troppo tempo maltrattato. Si respira l’atmosfera del Nord Europa, grazie anche agli arredi naturali e le tinte chiare, i materiali e gli oggetti di recupero, in questo luogo che si ispira alla filosofia hygge della Danimarca: lavorare, incontrarsi, entrare in contatto con il territorio e con le persone che lo vivono, in maniera intima e rilassata. Grande è lo spazio dedicato al mondo su due ruote: in collaborazione con Wonder Ride vengono organizzati tour e pedalate alla scoperta di Milano e dintorni; inoltre Hug è anche un piccolo ostello con due camerate da sei posti l’una, aperto a ciclisti e non solo.
Ovviamente da Hug ci si può fermare dalla colazione alla cena, con brunch il sabato e la domenica, per scoprire le proposte gastronomiche del bistrot: una cucina semplice ed economica in cui si prediligono prodotti a km zero, provenienti da piccoli produttori locali, seguendo stagionalità e reperibilità sul mercato.
L’aperitivo viene servito con un tagliere di salumi e si possono scegliere vini – sei etichette per il momento – o semplici cocktail.
Una bella storia di riqualificazione, condivisione e sviluppo di quartiere. Brave ragazze.