Partiamo con la recensione storica che noi di ZERO in tempi non sospetti facemmo uscire fuori sia qui che nelle pagine dello ZERO ottobre 2003: „Il 12/12/2002 aprì un bar destinato a diventare il punto di riferimento per la cultura del bere a Milano. Facile dirlo ora, ma già all’epoca le potenzialità si vedevano tutte – tirate fuori lo Zero di ottobre 2003 se siete collezionisti!, e pazienza (anzi, meglio) se il Rita era solo un corridoio “con più bottiglie che cristiani”. Erano ottimi indizi la cura nei prodotti e nella realizzazione dei cocktail – basti pensare al gin zen (zenzero fresco pestato, gin, lime e soda, ghiaccio tritato), uno dei drink più imitati in città che qui è stato inventato -, l’assenza del buffet all’aperitivo – sostituito con tartine (non si diceva ancora finger food) sempre più sfiziose -, un menu del cibo ideale per accompagnare i drink – hamburger della macelleria Masseroni su tutto, anche se le nuove proposte stanno facendo diventare il Rita anche un ristorante.“ E l’articolo terminava con: „Da frequentare per una sbronza sonora, ma consapevole.“
Corretto, in tempo di rievocazioni storiche, tirar fuori i cimeli di guerra soprattutto ora che il Rita si appresta a spegnere 20 candeline, un traguardo non scontato in questi tempi difficli per tutti. Non per loro che con perseveranza, lavoro e visione d’insieme hanno creato la storia della mixology sul Naviglio e ovviamente a Milano. Un locale che tuona al nome di Edoardo Nono che insieme a Gianluca Chiaruttini nel 2002 tirò su la saracinesco del Rita. Il resto è storia, creata giorno dopo giorno a suon di Gin Zen e di altri mille cocktail che tengono il passo e il confronto del tempo. «Il Rita, nel corso degli anni, è stato testimone di una serie di cambiamenti importanti nell’ambito della miscelazione: il minimo comune denominatore è sempre lo stesso ovvero la gente che esce per stare bene e per trovarsi. A Milano lo si vede particolarmente nella ritualità legata all’aperitivo e noi possiamo dire di esserne stati in parte promotori e protagonisti», racconta Edoardo, ancora attivo e implacabile dietro il bancone del Rita che negli anni ha subito modifiche e cambiamenti. Il logo in corsivo, che ricorda quello elegante del Riva il brand di motoscafi, i mitici divanetti in pelle rossa, tratti intoccabili anche dopo il restyling avvenuto nel 2007 e poi successivamente.
Una festa dunque a lungo attesa e ora finalmente qui, con un mese di eventi, shakerate, ospiti e appuntamenti per celebrare quella bar culture che qui ha fatto storia. Quattro settimane di
masterclass con ospiti della bar industry internazionale e nazionale, degustazioni, dj set, per terminare il 12 dicembre in concomitanza con la cerimonia di chiusura e premiazione dei Barawards 2022 che lo stesso Edoardo Nono presenterà. Si parte con i Back for one day, la serata del lunedì in cui si alternano al bancone i barman storici del Rita, che presenteranno nuove ricette e/o loro vecchi drink ancora in carta al Rita. Alcuni hanno proseguito la loro carriera a livello internazionale, altri hanno aperto i loro cocktail bar a Milano e nel resto d’Italia, altri invece hanno proseguito ed evoluto la loro carriera da barman o brand ambassador. Filippo Sisti, Chiara Beretta, Leonardo Todisco, Claudio Sblano, Michele Zilio, Mattia Sicuro, Niccolò Caramiello, tra i molti.
Un mese di eventi, shakerate, ospiti e appuntamenti per celebrare quella bar culture che qui ha fatto storia
Il martedì, invece, Greatest Hits, un appuntamento a numero chiuso in cui Edoardo incontrerà alcuni grandi maestri della miscelazione internazionale. Tra gli ospiti a calendario: Patrick Pistolesi (founder Drink Kong a Roma e NIO Cocktails), Salvatore Calabrese detto anche The Maestro (una delle personalità più influenti della miscelazione internazionale, manager del Donovan Bar di Londra e consulente per Roccoforte Hotels), Peter Dorelli (leggenda del The Savoy Bar di Londra e consulente), Leonardo Leuci (founder del The Jerry Thomas Project a Roma e di Vermouth del Professore) e Luca Gargano, uno dei più grandi esperti di rum al mondo, patron e presidente della Velier SpA. Il giovedì, invece, è targato RbC – Rita Bar Culture, una giornata in cui i colleghi della bar industry internazionale terranno delle masterclass ai giovani barman della scena milanese. Le giornate prevedono uno schema classico con masterclass pomeridiana, in cui oltre al bartender ospite sarà presente sempre anche un giornalista e una guest shift serale a partire dalle ore 21.00.
Tutto a suon di cocktail e una drink list speciale che accompagnerà questo mese di festa: i venti cocktail più iconici che hanno fatto la storia del Rita in questi venti anni. Dal mitico Gin Zen creato da Edoardo nel 1998, al Willy Wonka, con marmellata di zenzero, lime liquore di cacao, Gin, olio di bergamotto oppure dal Sou Ellen, preparato con liquore al chinotto, vermouth, bitter e London dry Gin al Fargo, fatto con foglie di menta, succo di lime, sciroppo di zafferano, Carpano Punt e Mes, Campari, Soda alla Salvia. Ci vediamo la bancone!