4 x 4 = 7. L’operazione matematica, rigorosa per definizione, produce invece un risultato inaspettato, anticonformista, creativo. In questa semplice considerazione si cela la peculiarità dell’evento proposto da S.a.L.E. Docks in tre prossime serate del mese di luglio (la prima è proprio questa settimana). Si tratterà di occasioni di confronto su temi urgenti della nostra contemporaneità, ma nell’atmosfera informale e suggestiva dell’ex magazzino del sale, accompagnata da aperitivi e musica di sottofondo. Una formula ibrida, che fa della propria informalità lo stimolo per un dialogo più libero e spontaneo.
Il titolo scelto è presto spiegato dal programma: in ogni occasione si susseguiranno quattro ospiti; ognuno di loro presenterà a sua scelta una canzone, un breve video, la lettura di un brano di prosa o poesia o un’immagine (quindi sceglierà tra quattro diversi formati di espressione), per poi commentare ciò che avrà proposto; i contenuti potranno essere di natura disparata, ma dovranno comunque legarsi a uno o più tra sette temi selezionati, cioè classe, razza, genere, cura, sessualità, rivoluzione, magia. L’eterogeneità degli interventi è garantita dal fatto che gli ospiti provengono da un ampio ventaglio di ambiti del mondo della cultura. Si tratterà infatti di docenti universitari di Ca’ Foscari e Iuav, di scrittori come Caterina Serra, di performer e di artisti visuali del calibro di Maria Morganti, ma anche di musicisti come Pierpaolo Capovilla, o di figure che danzano tra queste attività rifiutando etichette definitive, come Muranero.
S.a.L.E. Docks, spazio indipendente per le arti contemporanee fondato nel 2007, ha saputo sin da subito proporsi come motore di protesta sociale e come prolifico laboratorio di idee, ma anche come luogo di socialità e di costruzione di relazioni genuine, arricchite dal confronto reciproco. All’indomani del lockdown, quale migliore occasione per ripartire, se non un aperitivo tranquillo per condividere “passioni agitate”?
Ecco il programma completo e l’identikit degli ospiti.
mercoledì 1 luglio h 19.30
Caterina Serra: scrittrice e sceneggiatrice. Ha pubblicato con Einaudi „Chiusa in una stanza sempre aperta“ (2008) e „Padreterno“ (2015), è autrice del soggetto e della sceneggiatura di Piccola Patria (Alessandro Rossetto, Venezia ’70 sezione Orizzonti, 2013). Scrive regolarmente per il settimanale „L’Espresso“, collabora come autrice con “Il Manifesto”, „La Repubblica“ e „Minima&Moralia“.
Corinne Mazzoli con Alessio Mazzaro: la prima è artista visiva, i suoi lavori si occupano di invisibilitá e ipervisibilitá, strategie audiovisive di inganno, mode e follie, diffuse attraverso internet; il secondo, ingegnere ambientale, ricercatore di storie e performer: ha creato un Club dove “fare niente”, come atto eroico di trasgressione contro un sistema educativo e sociale (The Do Nothing Club).
Pierpaolo Capovilla: musicista ed autore della scena indipendente italiana con One Dimensional Man, Teatro degli Orrori, Buñuel. È protagonista di reading letterari di autori come Majakovskij, Esenin, Pier Paolo Pasolini, Antonio Delfini, Antonin Artaud e Carmelo Bene.
Matteo Giannasi: docente e consulente di organizzazioni culturali, insegna Pensiero Critico, Politiche della cultura e Beni culturali e turismo a Ca‘ Foscari.
9 luglio h 20.30 (in collaborazione con Aperto, seminario a cura di Annalisa Sacchi e del Corso di laurea magistrale in teatro ed arti performative)
Marianna Andrigo: coreografa e performer, dal 2009 produce i suoi lavori in collaborazione con Aldo Aliprandi, sound artist e performer. Con il duo VestAndPage è artefice dal 2012 di Venice international Performance Art Week, dal 2014 è presidente di Live Arts Cultures, associazione impegnata nella gestione di C32 Forte Marghera, Venezia, spazio-progetto a sostegno di nuove produzioni nell’ambito delle arti dal vivo.
Annalisa Sacchi: professore associato di Estetica del teatro e direttore del corso di laurea Iuav in Teatro e Arti performative. Dirige il progetto quinquennale “Incommon. In praise of community. Shared creativity in arts and politics in Italy (1959-1979)”. Tra le sue pubblicazioni recenti: „Il posto del re. Estetiche del teatro di regia nel modernismo e nel contemporaneo“ (Bulzoni, 2012), „Shakespeare per la Socìetas Raffaello Sanzio“ (ETS, 2014) e con Enrico Pitozzi „Itinera. Trajectoires de la forme Tragedia Endogonidia“ (Actes Sud, 2008).
Stefano Tomassini: ricercatore Iuav dove si occupa di coreografia, drammaturgia e performance; scrive di danza su Artribune.
Moulaye Niang: nato a Dakar fondatore della bottega Muranero crea gioielli in vetro di Murano. Suona inoltre batteria e percussioni, soprattutto in duo con il chitarrista Peace Diouf.
15 luglio h 19.30
Maria Morganti: è un’artista che ha messo al centro della propria pratica l’esperienza del colore inteso come materia e traccia dell’esistenza.
Sabrina Marchetti: prof associata in sociologia presso l’università Ca’ Foscari di Venezia. Si occupa di genere, lavoro e migrazione, in particolare nel settore domestico e della cura, in una prospettiva postcoloniale e intersezionale.
Frullatorio (David Angeli e Marco tonino): uno show satirico nato dalla collaborazione tra la compagnia „H20 non potabile”, la videomaker Ginevra Formentini, il cantautore Alberto Bettin e Cineclub Venezia. I ritmi televisivi dello show dal vivo scandiscono una serie di interviste, gag, canzoni, classifiche, doppiaggi e video che si rivolgono ai problemi del contemporaneo, con particolare attenzione al contesto veneziano.
Leo Amati: membro del collettivo Venezia Hardcore e Trivel, bassista degli Slander, si occupa di produzioni audio e video.