Capita solo poche volte l’anno, perché i fattori di disturbo sono sempre tanti: il meteo, l’inquinamento, il rumore di fondo (non solo acustico) del vivere quotidiano. Quando però i nostri occhi incrociano la luce perfetta, la sanno riconoscere immediatamente e iniziano a vibrare ed esaltarsi insieme a lei. Può essere quella dell’arancione e violacea del tramonto, quella cerulea del mattino o quella blu di una notte di luna piena, ma le sue caratteristiche sono sempre quelle: è pulita, pulitissima, tenue ma dai colori netti, mai urlati e mai accecanti.
Questa sensazione di luce che rasenta la perfezione si ritrova anche nelle proposte della nuova carta del Drink Kong, cocktail bar capitanato da Patrick Pistolesi, al suo settimo anno di vita e ormai presenza fissa nella prestigiosa classifica The World’s 50 Best Bars. Il motto alla base di questa drink list dal titolo Flux è „substract, nothing is everything“: andare in sottrazione per scoprire cosa c’è nel vuoto, perché è nel vuoto che le frequenze e i toni diversi si incontrano e generano nuove vibrazioni, nuove creature.
Le proposte sono in totale ventinove, che includono anche due classici del bar, Canova e Gaijin: impossibili da lasciare in panchina anche solo per una mezza stagione. Tra i vari drink assaggiati – summa di colore e sapore, di vuoto che permette al nuovo di nascere – sicuramente quello più rappresentativo è il Be(e)true(t), dove il Silent Pool Gin si intreccia con ginger, mostarda e latte di rapa, dando vita a una reazione a catena di odori e sapori: infinita ma leggera, brillante ma non accecante, una forza tranquilla alla quale abbandonarsi. Se volete bere oggi quello che verrà miscelato domani, non vi resta che dirigervi dalle parti di Piazza di San Martino ai Monti e sfogliare la bellissima carta, anzi, libro – lo è a tutti gli effetti – disegnato da Studio Lord Z (aka Alessandro Gianvenuti), i cui colori e linee riflettono perfettamente una nuova idea di drink.