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Un viaggio alla scoperta dei simboli haitiani: il caimano

Campari e ZERO presentano la seconda uscita sulle icone del Baron Samedì

Geschrieben von ZERO il 26 November 2018
Aggiornato il 29 Januar 2020

Oscuro e autentico, misterioso ed enigmatico, Baron Samedì è lo spirito haitiano per eccellenza. Il suo volto è inconfondibile, nasce dall’unione di simboli antichi e iconografici, ha un sorriso camaleontico che sprigiona la sua forza a base di rum. Baron Samedì è il nuovo distillato dei Caraibi: un perfetto blend di rum caraibici a cui si aggiunge rum jamaicano; vanilla, cacao, vetiver e cannella completano il twist speziato. Per portarvi nel mondo tropicale di questa figura oscura ZERO, in collaborazione con Campari, ha interpellato tre bartender (Franco Tucci Ponti, Jacopo Urbinelli e Mattia Esposito) che vi accompagneranno nella simbologia del Barone. Vi racconteremo i simboli magici che compongono il suo volto, in un viaggio illustrato e pronto da bere.

Il caimano (un racconto di Mattia Esposito)

La prima volta che vidi un caimano dal vivo era l’estate del 2010: mi trovavo in Costa Rica e me la feci sotto dalla paura. Raggiungevo un amico dall’Italia, dopo un viaggio incredibilmente faticoso e folle, e con „solo“ due giorni di ritardo, finalmente arrivai in quella terra straordinaria, fatta di colori vividi e melodie di animali tropicali. Peccato che al mio arrivo pioveva a dirotto. Sembrava Londra, e invece era San Josè.

Uscito dall’aeroporto presi un taxi: ero davvero troppo stanco per pensare di arrivare a destinazione con i mezzi locali. Sarebbe stata una corsa da almeno tre ore e forse anche di più, dato che pioveva a dirotto e le strade be‘, non so neanche se sia giusto chiamarle strade in effetti. Dopo circa un’oretta ci trovammo sopra un ponte, al di sotto del quale scorreva un corso d’acqua piuttosto ricco. Il tassista rallentò. “Mira”, mi disse. C’erano dei caimani ai lati del fiume, bestie di tre metri l’uno, con denti lunghi una mano che spuntavano da bocche grandi quanto lo schienale del sedile al quale, mi resi conto, mi stavo avvinghiando. Non ero sicuro volessi scendere. Anzi, sapevo esattamente che non volevo scendere. Ma sono un dannato volubile e mi feci convincere dal tassista in meno di due minuti.

Il caimano, è il lato più pericoloso del barone

Scendemmo e ci avvicinammo con passo calmo e sicuro. Il suo. Il mio era decisamente lento e incerto. A un tratto il tassista si fermò: due caimani adulti, feroci e possenti, stavano lottando tra di loro, in una danza potente e violenta. Ero paralizzato dallo stupore. Le loro mandibole si aprivano e chiudevano emettendo dei suoni sordi. Si ritrovarono l’uno con la bocca dentro l’altro, in uno strano gioco saffico al limite della comicità. Il duello si arrestò pochi attimi dopo. Nessun vincitore, ma ci fu una conferma per entrambi: il caimano più adulto era ancora il più forte.
Risalimmo in taxi. La mia avventura nei Caraibi era iniziata con una botta di adrenalina incredibile. Ero pronto a una vacanza pazzesca.

Gli altri simboli del volto del Barone

Testo di Fabio Spinelli, illustrazioni di Ilaria Assenza