Puristi astenersi. E pentirsi, perché questa è una di quelle rivisitazioni che danno ragione a chi non ha mai sposato l’ortodossia quando si tratta di mettersi ai fornelli. Aperitivo (Italia) e sushi (Giappone): accoppiata internazionale già vista direte voi. Non tanto, perché qui non abbiamo a che fare né con piatti ultra minimal venduti a peso d’oro, né con le declinazioni – quelle sì di degradanti – all you can eat.
Da Vinea si mangia molto bene in generale, quindi si può star certi che quando in cucina si mettono in testa di realizzare una ricetta non c’è rischio di cadere nel pastrocchio. La passione per il sushi – e per i crudi – oltretutto qui la portano avanti da un bel po‘: bisognava solo organizzare incontro e far scattare la scintilla.
Si parte alle 18:00 e si termina alle 20:00 circa, perché poi si fa avanti la carta della cena. A vostra disposizione avete tutti i drink classici, nonché i signature della casa di Dario Gioco, che porta avanti anche qui il discorso delle miscelazioni low alcohol – ad esempio Il Casanova, con Select, arance e lamponi affumicati e aria di bitter – e poi delle formule che vi permettono di spaziare tra le ricette dello chef Luca Mangiagli ovvero futomaki di salmone piccante e fragole, huramaki di salmone con rapa rossa e caprino tartufato, futomaki con gambero e guanciale e poi loro, gli huramaki alla carbonara, che sono una droga senza pari. € 25 drink con 6 portate, € 18 con quattro, € 12 con tre.