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Contro il DDL Sicurezza: le foto del corteo di Bologna

Geschrieben von La Redazione il 23 Februar 2025

Foto di Riccardo Giori

Più di 5mila persone hanno partecipato ieri, sabato 22 febbraio 2025, alla manifestazione regionale contro il DDL Sicurezza promosso dal governo Meloni. Tra le misure più contestate del disegno di legge ci sono le pene più severe per chi protesta in strada e per le occupazioni di immobili, l’inasprimento delle condizioni detentive, l’ampliamento dei poteri delle forze dell’ordine e dei servizi segreti, le restrizioni sull’acquisto di SIM card per chi non ha un permesso di soggiorno.

Il DDL Sicurezza, in discussione al Senato dal prossimo 4 marzo – si legge nel manifesto della manifestazione – , è il manifesto ideologico del Governo Meloni, un passo deciso verso una democrazia illiberale. Con questo pacchetto di norme, il governo risponde alle difficoltà sociali, alle disuguaglianze e alle lotte quotidiane per una vita migliore con la repressione e l’inasprimento delle misure coercitive. Una sicurezza che fa rima con paura piuttosto che giustizia sociale. Ribattezzato “ddl paura”, l’insieme di norme prende di mira le forme del dissenso e dell’attivismo emerse negli anni infra-pandemici e attacca quei diritti e quelle libertà conquistate invece attraverso i duri conflitti del passato. Questo impone un’ipoteca pesante sul futuro. Il suo impatto è diretto su chi lotta per il diritto al lavoro degno, per il diritto alla casa, per la giustizia climatica, contro la speculazione e contro le disuguaglianze. Ma non solo: colpisce le fasce più vulnerabili, restringe la libertà di parola, criminalizza migranti e detenuti, e prende di mira persino i lavoratori del settore della canapa, costretti a chiudere attività economiche e a rivedere da zero le proprie prospettive di vita„.

La manifestazione di Bologna ha, inoltre, toccato anche alcune questioni cittadine come anche la crisi abitativa e il diritto alla casa, dedicando un grande striscione allo studentato di lusso che sorgerà in via Gramsci al posto dell’ex Inps con la scritta: „Fondi speculativi le città, 7 anni di galera a chi occupa una casa per necessità„.

Le foto sono di Riccardo Giori.

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