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Gli studio visit in metrò – M3

Sapersi orientare per la città lungo le linee metropolitane e gli studi d’artista. Corvetto, Porta Romana e Bovisa: un viaggio per i centri di ricerca domestici.

Geschrieben von Artoday il 8 Juli 2022
Aggiornato il 13 Juli 2022

Con questa terza pubblicazione cavalchiamo insieme la più nineties delle metropolitane milanesi! Iniziata esattamente nel 1990, la linea metropolitana gialla M3, è la terza – non per importanza, è citata anche da Franco Battiato in Un’altra vita ! – ad occupare un posto nei nostri itinerari cittadini. Insieme alla Linea M1 e alle Linea M2, con questi viaggi vi vogliamo portare alla scoperta degli artisti della nostra generazione, quelli che possiamo andare a trovare e a conoscere. E sapete dove si trovano? Negli studi d’artista!
Con “Gli studi visit in metrò” Artoday infatti vi porta a spasso per i luoghi in cui si fa la storia dell’arte. È dove vivono gli artisti, dove passano le notti in bianco e studiano, producono, lavorano portando avanti le loro ricerche. Sono case, seminterrati, vecchi edifici industriali, cortili chiusi da portoni, tutti lungo le linee della metropolitana – mal che vada con qualche passo a piedi.

M3 – Linea Gialla

Nell’anno in cui uscirono Balla coi Lupi diretto ed interpretato da Kevin Costner, Quei bravi ragazzi di Martin Scorsese, La voce della Luna, ultimo film di Federico Fellini, e Cuore Selvaggio di David Lynch, a Milano iniziano i lavori della “Gialla”, quella linea metropolitana milanese che attualmente parte dall’estremo nord, quasi periferico di Comasina, e finisce a San Donato, l’omonimo del „Milanese“ che sta all’estremo sud. Conclusa nell’attuale formazione di 21 fermate nel 2011, quando uscì Midnight in Paris di Woody Allen, porta tutti i giorni a spasso noi, milanesi veri o acquisiti, in giro per la città!

Prima tappa del nostro tour rivoluzionario, la maggggica Corvetto. Qui i nostri punti di interesse sono due: lo spazio condiviso Studio tretre e il DAS. In Via Marco d’Agrate n.33 – con ingresso al n.27 da un grande cancellone – trovate Studio tretre che ospita gli ateliers di Bislacchi, Marina Cavadini, Lucia Cristiani, Lorenzo Lunghi, Edoardo Manzoni, Francesca Migone, Ludovico Orombelli, Francesco Pacelli, Adelisa Selimbašić, Nicolò Masiero Sgrinzatto, Pietro Vitali, Vincenzo Zancana. Lavori in cui il corpo è al centro delle ricerche con risvolti fisici e sensoriali; natura, uomo e paesaggio che si rivedono in dimensioni più realistiche e quotidiane, storiche o fantascientifiche; materiali e tecniche tradizionali che si mettono in discussione sviluppando nuovi approcci. Pittura, scultura e installazioni convivono nello stesso ambiente andando ad intaccare e solidificare le reciproche esperienze e ricerche. Artisti che condividono e si confrontano per sostenere l’uno il lavoro dell’altro pur lasciando ad ognuno la propria mano e la propria visione.

Loro vicino di casa è il Davide Allieri Studio – DAS, fondato nel 2019, in Via Privata Passo Pordoi 10 (circa 5 minuti a piedi): uno spazio multifunzionale, ormai casa-studio, che oltre ad ospitare progetti site specific – creati ad hoc da altri artisti! –, è il luogo di creazione dove installazioni di diverse dimensioni prendono vita: calchi di vari oggetti assemblati tra loro, teche e terrari di vetro composti come abbandonati o ottoni per grossi Billboard senza cartelloni, creano giochi di vuoti all’interno questo spazio industriale da fare invidia a qualsiasi altro studio nel circondario!

Proseguiamo il nostro percorso e arriviamo alla prossima fermata di interesse, non solo perché ci permette di passare a prendere il pollo arrosto più cool di tutta Milano da Giannasi 1967 – che ormai ti portano anche a casa ma vuoi mettere andare a prenderlo direttamente allo storico chiosco? -, ma soprattutto perché ci porta negli studi di Reverie (Via Friuli n. 73) e Ludovica Anversa e Ambra Castagnetti (Via Cesare Balbo n. 32).
“Sposata con l’arte”, Reverie, artista visiva e performer, usa il suo corpo, la sua emotività e la sua empatia come fulcro principale della sua ricerca e di ogni singolo lavoro. Le sue opere fisiche – poesie, sculture, video, fotografie, abiti – di cui la sua casa-studio, posizionata subito sotto il pelo della strada, si fa vetrina – sono spesso testimonianze di sensazioni e ricordi collettivi che rielabora attraverso differenti tipologie di materiali quali vetro, ceramica, seta e bronzo. La figura della perla e della rosa, insieme alla dimensione del sogno, sono elementi fondamentali alla base del suo lavoro.

Dall’altro lato di Porta Romana, Ludovica Anversa ci trascina dentro la sua pittura onirica: elementi umani, animali e vegetali si manifestano simultaneamente in una serie stratificazioni, sensuali e velate, come se emergessero dalla stessa superficie pittorica. Sua coinquilina di studio, Ambra Castagnetti indaga le relazioni che vi sono tra il corpo e la sua anima, le sue emozioni, in relazione a ciò che lo circonda. Ceramica e metalli si fanno solidi custodi, nelle sue sculture, di tutti quelli che sono i sentimenti e le percezioni nascoste dentro i lavori.

Superando i punti salienti della gialla, come l’Università Statale in Missori, Duomo, Montenapoleone, Centrale FS, Zara, arriviamo fino a Dergano dove, in Via Filippo Baldinucci al n.60, in direzione Bovisa, troviamo Armenia Studio – proprio all’interno dell’ex Armenia Films, uno tra i primi studi di produzione cinematografica in Italia. Dal 2021 ospita i sette studi di Margaux Bricler, Pietro Catarinella, Judith Neunhäuserer, Matteo Pizzolante, Mirko Smerdel, Matteo Vettorello e Andreas Zampella. Situato all’inizio del quartiere di Bovisa, lo studio è concepito come un luogo di scambio tra gli artisti stessi che lo vivono e anche grazie ai continui momenti di incontro che vengono creati nei suoi spazi come mostre, cene o piccole festicciole. Uno studio, il loro, dove – oltre ad avere l’occasione di entrare in contatto con molta gente di settore – si possono approfondire differenti pratiche che spaziano dal video alle installazioni, dalle sculture ai nuovi media digitali. Un corpo di artisti che analizza lo spazio, il presente, la collettività e l’individuo, l’erotismo e la scienza, la teatralità e la realtà del tempo che stiamo vivendo.

Da qui, in due fermate, scendendo ad Affori Centro arriviamo in Via Carlo Armellini n. 26 nello studio Non Sono Una Santa dove troviamo i lavori di Oliviero Biagetti, Ludovica Gugliotta, Viola Morini, Rebecca Picci e Francesca Vanoli. Gli anni 2000 travolgono per intero la schietta ricerca estetica che pervade questo studio: fantascienza, kitsch, manga, gif ritoccate, habitat e opere super immersive, si ampliano di significato dal contatto con lo spettatore! Pittura, sculture e installazioni che trasmettono forza e grinta nella loro presenza così dolce, ma nella loro comunicazione così diretta, spesso di denuncia, verso il presente e la cultura contemporanea.

Proseguiamo verso la nostra ultima tappa giungendo al capolinea! Arriviamo a Comasina, nell’estremo nord di Milano dove, se siete stanchi, potete fare una tappa al McDonald’s e Crispy McBacon e patatine vi faranno tornare in forma! Proprio lì vicino, con il bus 729, in 11 minuti arrivato Via Nazario Sauro n. 4, a Cormano – che praticamente è Milano – e trovate lo studio dell’artista, nonché docente, Marco Bongiorni. Una pratica radicata nel disegno e nella pittura, attivata dall’irrazionalità del gesto, fuori ogni controllo, spesso estremizzato nella pratica dall’uso di protesi e costrizioni. Una ricerca che nasce, cresce e si sviluppa sulla pittura, e che ha come tema principale l’uomo, le sue emozioni e la box perché, dovete saperlo, Marco è un ex boxeur!

Alla fine di questo tour – che speriamo vi incuriosisca – siete liberi di andare a casa o spingervi alla scoperta di nuove realtà e nuovi artisti. Se vi fa piacere condividere con noi la vostra ricerca e il vostro interesse, invitateci a partecipare ai vostri personali studio visit!

Se non ve la sentite di andare a citofonare a casa della gente o di entrare a gamba tesa nel salotto di qualcuno, potete fare affidamento su di noi! Scrivete in DM ad @artoday__projects e saremo noi a farvi da ponte, diversamente gli artisti sono disponibili a essere contattati attraverso i loro canali per potervi accogliere nei loro studi. Mettete alla prova tutta la vostra delicatezza ed empatia e sappiate che ci si diverte anche un sacco: non abbiate paura di fare questo passo, di lasciare un pezzo di voi all’arte e di far sì che essa ne lasci uno, o più, a voi.