Sarà un cinquantennale d’emergenza per Santarcangelo Festival, ormai è chiaro. E i Motus, curatori speciali della prossima edizione, reagiscono a questo momento terribile invitando a coltivare l’immaginazione e ripensare collettivamente il festival in un Dream Suq, mercato dei sogni aperto ai contributi e alle idee di tutti e tutte, anche dei bambini. Un gruppo facebook che è un collettore di rilanci fantastici e visioni utopiche per un Futuro Fantastico, claim della nuova edizione e titolo di un breve racconto che Isaac Asimov scrisse nel 1990 guardando ai giorni nostri.
„Ora come non mai – scrivono – dobbiamo uscire dallo spazio domestico del nostro cranio, evitare il solipsismo e sperimentarci nel praticare forme altre di comunicazione (come stiamo già facendo internamente al team del festival), invitando una comunità più ampia a sognare insieme… magari in vista di un nuovo risveglio a luglio? Magari con un esito nella piazza di nuovo popolata?“
Una piazza che nell’immagine realizzata dall’illustratore delle copertine della serie “Urania”, Franco Brambilla, ospita alieni “amichevoli” e una piovra gigante, „un invito, netto, ad imparare a convivere con il mostro che è entrato nelle nostre vite, e che non se ne andrà più“.
„Stiamo pensando all’edizione 2020 del festival – continuano – anche come piattaforma di riflessione, analisi e attuazione di proposte alternative – e in questo caso anche di (vere) economie – per il sostegno delle categorie di lavoratori e lavoratrici a rischio: artisti, tecnici, organizzatori, non detentori di partita iva e in balia della tempesta virale che ha praticamente azzerato le possibilità produttive e lavorative. Partiamo dai sogni, dai grandi desideri, poi atterriamo sul lastricato della piazza dalla nostra navicella spaziale…e da lì andiamo a progettare, a partire dal presupposto che nulla sarà mai come prima“.
Finalmente qualcuno che getta il futuro oltre l’ostacolo.