È tornato da qualche giorno L’Isola Verde, il „festival di quartiere“ del Circolo Granma nel Parco della Zucca il cui nome è ispirato a L’Isola verde della mia felicità del cantautore bolognese Claudio Lolli, una grande metafora di una lotta ambientale che non può slegarsi dalla trasformazione dei rapporti sociali.
Un po‘ la zona chill dei festival della Bolognina dove rilassarsi senza svuotare il portafoglio e con un’offerta culturale molto variegata tra laboratori, giochi e attività per bimbi, serate musicali, sport e cinema.
Dopo quattro anni di cinema estivo aperto e gratuito al Parco della Zucca con un bar a offerta libera, l’associazione Granma ha gettato il cuore oltre l’ostacolo e scelto di adoperarsi per donare agli e alle abitanti della Bolognina uno spazio culturale e sociale aperto anche ad agosto. E convintamente fuori da Bologna Estate, il cartellone di eventi promossi dal Comune di Bologna.
«Crediamo – raccontano Camilla e Marco – che Bologna Estate sia un bando che privilegia i soliti grandi soggetti dello spettacolo e degli eventi, oltre a mettere in atto una sorta di ricatto economico che riguarda l’esenzione della tassa del suolo pubblico. Starci dentro è un bel vantaggio, soprattutto per le piccole associazioni. Al contrario, scegliere di restare fuori significa, come nel nostro caso, caricarsi di un impegno economico molto gravoso. Ma è un impegno che ci garantisce l’indipendenza. A livello politico consideriamo, inoltre, Bologna Estate come uno dei più grandi biglietti della città degli ultimi anni, uno dei modi per attrarre turisti e investimenti. L’enfasi sui numeri che viene fatta ogni anno la dice lunga. Sono poche le cose presenti nel programma che esulano dal consumo e ogni spazio pubblico concesso viene sostanzialmente messo a profitto. Mentre noi crediamo che la cultura comunque debba essere anche un veicolo di aggregazione rivolta a tutti e che abbia ancora una funzione pedagogica e di senso critico rispetto a quello che succede nel mondo».
Il cuore di tutta la rassegna è, infatti, il sostegno alla Palestina e l’opposizione alle guerre, con molti appuntamenti che propongono lo sviluppo di una coscienza critica e di una critica politica e un programma composto in maniera assembleare grazie all’apporto di diverse realtà.
«Diciamo sempre che L’Isola Verde vuole essere uno spazio per chi uno spazio non ce l’ha. Qui davvero chiunque può venire a fare le sue proposte. Ma non vogliamo che il calendario sia pieno zeppo e bulimico, tutt’altro. Abbiamo profondi rispetto del luogo in cui siamo, che resta un parco pubblico dove la gente ha comunque il diritto di stare in pace».