Il marzo dell’arte lo avevamo aperto così, raccontandovi un panorama emotivo frastornato ma solleticato da una qualche joie de vivre che sicuramente trova riscontro in questa esplosione di fiori in città, ogni anno magica e sorprendente, ma con una nota nell’animo un po’ più articolata.
E la stessa alternanza emotiva la scorgiamo a un paio di settimane di distanza, in questo preludio di artweek, con un’esplosione di mostre, eventi, presentazioni. La cultura ce la mette davvero tutta per insediarsi in ogni pertugio di questa città tanto che, lasciata scoperta dal Fuorisalone la settimana a ridosso dell’artweek, lei si allarga e si prende anche quella. In modo non ufficiale ma in qualche modo coordinato, si inizia dal 22 marzo con la maggior parte delle gallerie che presentano le nuove mostre, mentre la successiva prende la forma più istituzionale dell’artweek milanese classica (per intenderci, quelli che hanno “l’etichetta” verde e bianca), dove tutto ruota intorno o riconduce a miart (di cui vi spoileriamo tutto prestissimo). O forse le gallerie e gli spazi di ricerca hanno scelto la settimana prima perché non rientrano nella „mappa ufficiale“ e si sono presi il loro spazio in un altro modo.
In generale la voglia di esserci e presentare progetti e riflessioni è molta, anche se con una certa discrezione, senza quelle vibrazioni da “woo girls” (cit. How I met you Mother) ma con un approccio da “io vagabondo che son io” (cit. Nomadi of course), di chi si lascia trasportare di mostra in evento, senza aspettative ma con la voglia e la capacità di lasciarsi sorprendere.
Qui per voi una selezione delle meglio mostre in apertura e dei progetti indipendenti che continuano ad affermarsi su tutto il territorio, portando una valida alternativa. Prendetevi tempo per andare in giro, gozzovigliate e lasciate che l’arte vi accompagni, c’è una certa malinconia nell’aria che si merita ogni nostra emozione, e tutti i vinelli con cui che decideremo di diluirla.