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Il valore della musica: Milano, Roma, Londra e Parigi per la sesta edizione di Linecheck

Dal 17 al 19 novembre torna il Music Meeting and Festival, quest'anno intitolato 'Sound Values'

Geschrieben von Chiara Colli il 19 Oktober 2020

Linecheck 2018

Tra le poche cose che abbiamo capito negli ultimi mesi, ci sono certamente la precarietà pregressa del settore degli eventi culturali e la pochissima consapevolezza (istituzionale e/o collettiva?) del valore economico e sociale di musica, teatro e cinema. Nell’anno che come non mai ha messo in ginocchio il settore degli eventi/spettacoli in presenza – e forse, soprattutto, del comparto musicale che fuori dalla classica e di qualche festival ha pochissimi paracudute istituzionali e una grande frammentarietà a base di tante, fondamentali realtà indipendenti – „aspettavamo al varco“ un appuntamento come Linecheck. Una manifestazione che quest’anno, più dei precedenti, si prende la responsabilità di dare voce, consapevolezza, spazio, internazionalità e prospettive future al sofferentissimo settore della musica – dal vivo, registrata, condivisa. E infatti la risposta del Music Meeting and Festival, realizzato dalla prima Impresa Sociale nel settore musicale, Music Innovation Hub, non si è fatta (troppo) attendere.

Linecheck è uno spazio di cooperazione e condivisione di obiettivi, anche tra realtà in competizione tra loro

Dopo un’ultima edizione che toccava l’attualità con temi come l’inclusività e la parità di genere – non a caso, Linecheck è parte della rete globale Keychange, movimento che si pone come obiettivo la ricostruzione totale dell’industria musicale in termini di parità di genere – il titolo di questa sesta edizione è „Sound Values“: scelto per mettere al centro del dibattito il valore della musica dal punto di vista artistico, economico, sociale, di industria e di filiera nonché il ruolo della musica italiana nello scenario attuale a livello internazionale. E quindi, la musica in primo luogo come bene comune ma anche come prodotto commerciale, funzionale allo sviluppo culturale, alla coesione sociale e opportunamente protetto e valorizzato anche da una vera e propria industria sostenibile. Se questo tema portante attraverserà tutti i momenti di Linecheck esplicitandone i risvolti in ambiti diversi – dal copyright & publishing, a temi come diversità e inclusione, innovazione, import/export, turismo musicale, il mondo delle etichette e distribuzione fino al rapporto tra promoter e agenti – le novità non si fermano qui.

Quest’anno infatti Linecheck manterrà il suo headquarter a BASE a Milano, ma sarà in stretta connessione, facendo quindi rete, con altre tre città – Roma, Londra e Parigi – con show in diretta streaming rispettivamente dal Monk, Moth Club e dal Badaboum. Una modalità di fruizione, quella a distanza e attraverso gli streaming, che amplifica le potenzialità di tutta la parte della conferenza – maggiormente fruibile e sostenibile – focalizzando le quattro città sullo stesso scopo di valorizzazione delle produzioni musicali. Tutti i contenuti verranno trasmessi in streaming a pagamento, su live.linecheck.it, una piattaforma digitale sviluppata in 9 diverse room (3 meeting, 3 festival, 1 networking e 2 academy), ciascuna delle quali disporrà di un player per le dirette streaming e di chat per l’interazione tra delegate e le domande agli speaker.

Una manifestazione che quest’anno, più dei precedenti, ha la responsabilità di dare voce, consapevolezza, spazio, internazionalità e prospettive future al sofferentissimo settore della musica

Primi nomi anche nella line up delle esibizioni live, che quest’anno ospiteranno Birthh, Cecilia, Camilla Sparksss, Fuera, Fivequestionmarks, Godblesscomputers, Kharfi, Ko Shin Moon, Los Bitchos, Marta DG, Mòn, M¥SS KETA, Neue Grafik Ensemble, Penelope Isles, QuinzeQuinze e Speranza, con altri nomi in arrivo e sicuramente una quota cospicua dall’Inghilterra, paese ospite di quest’anno.

«La sesta edizione di Linecheck si sostiene, di fatto, sulla capacità di dare a questo progetto solidità e riconoscibilità internazionali – racconta Dino Lupelli, General Manager di Music Innovation Hub – Attraverso i quattro diversi progetti del programma Creative Europe abbiamo fatto entrare l’Italia nella mappa europea e internazionale in cui si discute e ci si confronta per lavorare come eco-sistema e non più come comparti e mercati separati. Oggi più che mai il Covid ci ha messo tutti davanti agli stessi problemi e la stessa dimensione internazionale di questa edizione va vista come una delle possibili risposte di una filiera che più che Resiliente deve diventare Anti-fragile, coesa, proiettata verso il futuro. Mettendo al centro di tutto il rispetto della proprietà intellettuale e del lavoro di ciascuno, Linecheck è uno spazio di cooperazione e condivisione di obiettivi, anche tra realtà in competizione tra loro». Last but not least, Linecheck sarà anche quest’anno main content partner della Milano Music Week prevista dal 16 al 22 novembre 2020. “Music works here” sarà lo slogan che accompagnerà questa quarta edizione per dimostrare la centralità di Milano come sede dell’industria musicale e creativa. Restate sintonizzati su queste pagine per nuovi aggiornamenti su talk, concerti e modalità di fruizione.