Ve li ricordate i tempi in cui si usciva di casa senza sentirsi ai limiti della legalità? Vi ricordate i bei tempi in cui andavamo ai concerti? (ok è passato poco più di un mese, ma pare almeno un anno). E vi ricordate la caciara e la festa delle serate “a sottoscrizione in supporto di…” o dei concerti BENEFIT? Ecco, continuate a ricordarvelo. Non lo scordate. Concentratevi su quella sensazione di condivisione e presa bene come fosse il muscolo fondamentale della vostra ultima lezione di pilates online. Il concetto di concerto benefit è qualcosa che ora forse sembra perlopiù legato al passato, agli anni Novanta e alle iniziative dal basso (fatti salvi i concertoni più celebri nella storia del rock), ma che in realtà oggi, in alcuni contesti, sta tornando in forma smagliante e in una veste nuova, fatta su misura per i tempi di isolamento e ascolti digitali.
Sappiamo già che in tutto il mondo anche il settore della musica, e soprattutto gli artisti indipendenti, sono “indirettamente” colpiti dall’emergenza Covid-19 che ha fermato e in gran parte silenziato tutta la catena produttiva, dalle uscite dei dischi (e la vendita degli stessi) ai concerti. Già da qualche tempo, all’estero come in Italia, molti musicisti e addetti ai lavori si sono tempestivamente attivati con iniziative a favore di chi sta gestendo in prima linea questa emergenza (no, la diretta del sabato di Jo Squillo non vale). Nelle prossime righe proveremo a fare un riassunto – non esaustivo, ma in divenire e con possibili integrazioni – delle compilation (chiaramente in formato digitale) e delle iniziative nate in tal senso ma, oltre agli ascolti e soprattutto all’invito, se potete, a fare una donazione, alcune brevi considerazioni che riteniamo importanti.
La compilation, l’azione collettiva a scopo benefico, che in uno stato di emergenza riproduce digitalmente una gran festa corale. Che ricrea il gusto del concerto benefit. Qualcosa che nella scena punk e in quella rap vecchia scuola è ancora viva, ma che forse anche in altri ambiti non è andata totalmente sopita. Un segno sicuramente incoraggiante, che indica un (temporaneo?) cambiamento nelle modalità di aggregazione e fruizione ma che in realtà recupera anche vecchie forme di collaborazione che in parte sembravano perdute. Tutte queste compilation con artisti con un’attitudine simile ma non per forza assimilabili a un unico “giro” o etichetta ci fa venire una gran voglia di concertone benefit. Gli streaming sono solo una fase, che supereremo. A luglio, a novembre, a febbraio 2021: ricordatevi della potenza dei concerti benefit.
Toccherà però fare incetta di Omega 3 e vitamina B per tenere in allenamento la memoria fino a data da destinarsi, perché il settore eventi – e in particolare quello della musica e del clubbing, più che del cibo o dell’arte o della letteratura, a giudicare dalle variabili di vendita dei supporti fisici – sarà in assoluto tra quelli più danneggiati da questa emergenza e dal lungo e al momento indefinito prolungamento del divieto di assembramenti che si prospetta: la musica dal vivo è notoriamente la maggior fonte di reddito per tutto il circuito musicale – e la vendita di merchandise post concerto lo strumento più diretto per supportarli. Oggi le compilation sono un modo per gli artisti di sopperire alla mancanza di un palco o di una pista, ma di fare ancora aggregazione, di sensibilizzare il pubblico e fare rete. Di far parte di una comunità. Questo sta accadendo nel circuito indipendente e l’auspicio è che nel “mondo nuovo” post emergenza ad andare persi non saranno proprio i legami di fiducia, di affezione e di appartenenza a una scena, a uno spazio, a un progetto concreto, a un festival o a un negozio di dischi. Fate incetta di Omega 3 e vitamina B (e di sali minerali per i concerti benefit).
Oggi le compilation sono un modo per gli artisti di sopperire alla mancanza di un palco o di una pista, ma di fare ancora aggregazione, di sensibilizzare il pubblico e fare rete
Infine, Bandcamp. A costo di ripeterlo fino alla noia, la piattaforma nata in California 12 anni fa continua a essere lo spazio migliore per trovare nuova musica, supportare gli artisti, dare dimensioni globali a una comunità. La miglior alternativa digitale al negozio di dischi, ma senza la figura fondamentale del pusher dietro il bancone. Oltre a essere il nostro servizio preferito per ascoltare in streaming e acquistare in digitale, oltre a essere una connessione diretta (anche economica) con i musicisti e ad avere un interessante spin off di approfondimento musicale, è il luogo dove in tempi di emergenza stanno accadendo alcune delle cose migliori per la musica alternativa registrata. La giornata di incassi (20 marzo) totalmente devoluti agli artisti, senza commissioni, per supportarli in questo momento di stallo e oggi le compilation messe in vendita a scopo benefico da musicisti di mezzo mondo, tutte rese tempestivamente disponibili e acquistabili su e grazie a Bandcamp.
Cominciamo dalla fine, con gli ultimi aggiornamenti: è dell’8 aprile l’uscita di quella che oltre a essere una compilation benefit di 56 (!) tracce, unisce un network di altissimo livello per la musica elettronica internazionale, con un’ampia quota made in Italy. La raccolta si chiama World Wide Window, sei ore di musica inedita messa insieme dallo Studio Enisslab del DJ/Producer Neel, affiancato dal progetto Circle Of Live di Sebastian Mullaert e dal collettivo artistico Sbagliato, che ha curato l’artwork. Una lista di artisti che parla da sola per l’esito della raccolta: Alessandro Cortini, Donato Dozzy, Caterina Barbieri, Giorgio Gigli & Lunatik, Sebastian Mullaert, Rabih Beaini, Mathew Jonson, Varg, Lucy, Dj Nobu, Marco Shuttle e molti altril. Tutto il ricavato sarà devoluto alla Croce Rossa italiana.
Se sono tante le iniziative sorprendenti dal mondo dell’elettronica, quello del punk non delude ma, anche per vocazione, si conferma come uno dei più ricettivi e solidali in questo momento di emergenza. Il Beer Fest a cura di Toscana Punk Rock che doveva svolgersi a inizio aprile è stato annullato, ma il festival fa sentire la sua presenza massiccia buttando fuori tre compilation benefit che mettono insieme oltre 150 tra band e artisti underground provenienti dal mondo punk rock, hc, oi! e hip hop (tra gli altri: Total Chaos, Giuda, Payback, Ice One, Danno, Dj Craim). Il ricavato delle due compilation “Fuck Off Bombs” (una punk e una hip hop) sarà interamente devoluto a Emergency, mentre il ricavato della compilation “Urli da San Cassiano” realizzata da gruppi Lucchesi, finanzierà “La Casa della Carità”, un’associazione di volontariato che si occupa della gestione della mensa e del dormitorio degli indigenti della città di Lucca. Le donazioni sono gestite attraverso il sito di Paypal e una volta completata la donazione QUI riceverete il link per scaricare la compilation direttamente via mail. Impossibile restare a guardare anche per il Punk Rock Raduno di Bergamo, che a inizio aprile a messo fuori „I Wanna Be Well“, compila di brani live registrati alla quarta edizione del raduno il luglio scorso, i cui proventi sono tutti destinati agli ospedali di Bergamo.
È sempre su Bandcamp che troverete il triplo carpiato di Occult Punk Gang, collettivo spesso ospitato per le sue serate a Macao, che mette su (anche in formato cassetta, oltre che in digitale) la compila “Vivi nel 2020” e la introduce così, ricordandoci che ogni gesto che compiamo è politica. «Oggi, nel 2020 in Italia, un bravo cittadino è un cittadino morto – che si tratti di un freddo corpo trasportato nel cassone di un camion dell’esercito o di una persona paralizzata dalla paura e pronta ad accettare di essere privata della libertà. Ma alcunx di noi hanno scelto di resistere con la solidarietà, la cura e la comunità, contro chi nel 2020 vorrebbe che nelle strade girassero solo sbirri e morti. ‘Vivi nel 2020’ è una compilation con 17 tracce (alcune inedite) da band e artisti affiliati a Occult Punk Gang. È possibile pre-ordinare una cassetta in edizione limitata che sarà disponibile una volta che sarà di nuovo possibile produrre e spedire cassette in sicurezza. Tutti i ricavi dalla vendita delle cassette e dei download digitali saranno donati alle Brigate Volontarie per finanziare le loro attività di assistenza durante la crisi del COVID-19. Le donazioni saranno chiuse il 3 aprile alle 24».
Ancora Milano è il centro propulsivo per la creazione di un’altra compilation, stavolta versante clubbing, realizzata da una delle sue crew più attive, quella di Rollover, insieme alla sua „casa“, l‘Apollo, uno dei club più amati della città, che chiama a raccolta i suoi clubber. “Anything Goes Special Compilation” è un volume speciale del servizio di edit di Rollover che rende omaggio allo spirito della musica Balearica, qui con una versione decisamente autorevole e internazionale che mette in fila, tra gli altri, edit a cura di 2manydjs, Adam Port, Soul Clap, Bill Brewster e Claudio Coccoluto. Il ricavato sarà interamente devoluto alla Protezione Civile italiana.
Tutt’altra musica ma stessi intenti, ancora una volta dal (più o meno) underground milanese. Dentro c’è una buona parte del 2004 Sgrang – il “giro” di Massimo Pericolo – con Fight Pausa, Palazzi D’Oriente, Generic Animal, ma anche altri amici chiamati a fare festa come LIM, M¥SS KETA, Yakamoto Kotzuga, Yonic South, Giallorenzo, So Beast. Collaboratori abituali e amici stretti del collettivo, dall’elettronica all’emo via trap, per 37 tracce a cura di 50 artisti, il cui intero ricavato andrà alla Protezione Civile italiana.
Tra le altre compilation rese disponibili su Bandcamp e realizzate ad hoc come raccolta fondi per l’emergenza COVID-19 anche il combat rock dell’etichetta/booking indipendente Out of Control, con base a Magenta, dedito alla promozione di musica antifascista e antirazzista.
E poi altre compile nate dal mondo del clubbing, quello milanese e quello capitolino, di cui vi avevamo già parlato, volte fin dal nome a diffondere un messaggio di solidarietà e resistenza: “Together – Local Artist x Local Heros”, con esponenti della scena elettronica meneghina e ospiti internazionali (tra cui Al Jones, The Analogue Cops feat Lucretio & Marieu, UABOS, il collettivo Moken, Orion Records, MCMXC e Reazione a Catena), creata per supportare il personale sanitario dell’Ospedale Sacco di Milano; “Distance Will Not Divide Us”, raccolta di inediti a cura del festival Manifesto insieme al Monk e al collettivo Manifesto delle Visioni Parallele, con dentro alcuni artisti della scena elettronica italiana tra cui Populous, Clap! Clap!, Go Dugong, Delphi, Machweo e Lorenzo BITW (qui la raccolta fondi è destinata allo Spallanzani di Roma). Infine la techno di “The Italian Resistence – Music Against the Virus”, raccolta messa su dalla label Suburban Avenue, che è poi anche la realtà dietro la serata Resistance is Techno del Rashomon, i cui proventi saranno tutti devoluti alla Croce Rossa Italiana.
Ma le iniziative dal mondo musicale nate a scopo benefico si moltiplicano e trovano espressioni anche diverse. La comunità punk rock risponde con l’idea dell’agenzia di booking No Reason: con un contributo di 15 euro è possibile acquistare 5 dischi (4 casuali e uno a vostra scelta) tra quelli pubblicati da loro, insieme al link per scaricare una compilation di 93 pezzi (uno per ogni uscita NoReason Records): l’intero ricavato sarà donato agli ospedali e alle strutture sanitarie lombarde in difficoltà. Sempre dal mondo della musica dal vivo arriva invece la scelta di DNA concerti, che decide di rispondere al sostegno ricevuto dal pubblico destinando parte dei rimborsi non richiesti in beneficenza. «Siamo rimasti colpiti dalle richieste di persone che avendo acquistato il biglietto per un concerto annullato ci hanno fatto sapere di non voler chiedere il rimborso, per poter sostenere un settore che rischia una gravissima crisi strutturale. Vorremmo rispondere a questa solidarietà con altrettanta solidarietà: se avete acquistato il biglietto di un evento organizzato da DNA concerti e deciderete di non chiedere il rimborso, noi devolveremo metà di quel biglietto alla Protezione Civile. Chi invece vuole ricevere il rimborso del biglietto può farne richiesta con le modalità previste dai rivenditori».
La piattaforma nata in California 12 anni fa continua a essere lo spazio migliore per trovare nuova musica, supportare gli artisti, dare dimensioni globali a una comunità
E ancora: all’interno del ricco palinsesto di #StayON – a cura di Keep On Live, l’associazione di categoria che rappresenta e promuove live club e festival italiani – che ormai da settimane sta assemblando dirette streaming di musica suonata e interviste anche qui a scopo di beneficenza prevedendo un contributo per ogni live, è freschissimo l’annuncio di una maratona tutta targata 42Records, con un palinsesto che venerdì 3 aprile, dalle 18 a tarda notte, coinvolgerà gli artisti della scuderia romana (tra loro Any Other, Cosmo, Emidio Clementi e i Quartieri). In questo caso specifico, se foste interessati a donare, i contributi andranno alla Regione Piemonte, ovviamente sempre a sostegno dell’emergenza COVID-19.
Menzione d’onore per quella che invece è un’iniziativa “di categoria” partita dal basso e diffusa sempre attraverso la rete e i social legata al mondo della musica live e in particolare della “legione” di tecnici e addetti alla produzione, lanciata con l’hashtag #chiamatenoi: un insieme di professionisti dello spettacolo e degli eventi – attualmente fermi con tutte le produzioni di tour e live – che ricopre a 360 gradi tutte le competenze necessarie per la costruzione da zero di un evento e/o una struttura anche complessa, che mette a disposizione le proprie competenze per l’allestimento di strutture temporanee utili al ricovero dei pazienti e alla sicurezza del personale sanitario. Prima un doc circolato in maniera relativamente carbonara, adesso anche un sito e una pagina fb a cui hanno aderito centinaia di addetti ai lavori. QUI il form della „call to action“.
Torneremo ad aggiornare questa lista di ascolti e azioni solidali, per segnalazioni musica@edizionizero.com.