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La letteratura come ponte tra i popoli

Dal 25 al 28 maggio la rassegna Incroci di Civiltà porta a Venezia autori da tutto il mondo

Geschrieben von Redazione Venezia il 25 Mai 2022

Incroci di civiltà fa incontrare a Venezia ben 31 autori in rappresentanza di 22 paesi del mondo: quest’anno particolare attenzione verrà rivolta al tema delle relazioni internazionali oltre che ai temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale. Alle porte dell’Europa c’è una guerra e il mondo della cultura non può che confrontarsi con questo nuovo, inquietante, scenario. Sono due gli ospiti di nazionalità ucraina che interverranno a Venezia.

Le grandi istituzioni cittadine, come l’università Ca‘ Foscari in questo caso, confermano con questo tipo di eventi il loro ruolo all’interno della contesto veneziano: stimolare riflessioni di respiro globale, immettere nuova linfa nei pensieri degli appassionati e creare un legame con la città. Per contrasto però questo festivalone, dall’impatto monstre, anima un sonnecchioso centro storico sempre più affollato di quel turismo mordi e fuggi che speravamo archiviato con la pandemia. Fuori dagli auditorium e dai luoghi della cultura, sempre più autoreferenziali, a dominare sono gli incroci di inciviltà.

Programma completo:

Mercoledì 25 maggio: apertura

Alle 18.00 con l’inaugurazione al Teatro Carlo Goldoni di Venezia nel corso della quale saranno consegnati i due premi legati alla rassegna: il Premio Cesare De Michelis e il Premio Incroci di Civiltà – Ca’ Foscari. Il primo sarà consegnato da Luca De Michelis, CEO di Marsilio Editori, all’editore indiano Naveen Kishore, fondatore di Seagull Books, un’impresa editoriale nel campo delle arti e dei media incentrata sugli studi teatrali, cinematografici, artistici e culturali.

Kishore Naveen

Giovedì 26 maggio

La giornata di giovedì 26 maggio inizierà alle 10.00 all’Auditorium Santa Margherita con l’autrice venezuelana Karina Sainz Borgo, in conversazione con la professoressa Susanna Regazzoni. L’Auditorium ospiterà anche gli incontri con Georgi Gospodinov, tra i più importanti scrittori europei e vincitore del Premio Strega Europeo nel 2021, (ore 12.00, con IIiyana Krapova e Alessandro Raveggi), il norvegese Roy Jacobsen (14.30, con Massimo Ciaravolo), lo scrittore canadese Michael Christie e il saggista italiano Antonio Pascale (16.30, con Alessandro Cinquegrani) e infine l’israeliano Eshkol Nevo (18.30, con Dario Miccoli e introduzione di Nicola Lagioia, direttore del Salone del Libro di Torino).

In parallelo, alle 16.30 al Palazzo Barbarigo della Terrazza, sede del Centro Tedesco Studi Veneziani, Petra Shaefer converserà con lo scrittore tedesco David Wagner. Nella sede centrale di Ca’ Foscari, nell’Aula Baratto affacciata sul Canal Grande, alle 20.30 lo storico Carlo Ginzburg e la fotografa e artista multimediale Lena Herzog dialogheranno con Silvia Burini sul tema “Vanishing Languages-Vanishes Worlds”, a partire dall’opera Last Whispers, presente a Ca’ Foscari con un’esposizione nel cortile centrale e un’esperienza immersiva a Ca’ Foscari Zattere-CFZ.

Il Teatrino di Palazzo Grassi chiuderà la seconda giornata, alle 21.00, con la politologa e saggista Lea Ypi. Al centro della conversazione con Giovanni Dell’Olivo, direttore della Fondazione di Venezia, ci saranno tematiche socio-economiche nel quadro dell’Agenda 2030 dell’ONU sullo sviluppo sostenibile.

Lea Ypi

Venerdì 27 maggio

L’intensa giornata all’Auditorium Santa Margherita inizia alle 10.00 con Bae Myung-hoon, uno degli scrittori di fantascienza più famosi della Corea del Sud, in conversazione con Vincenza D’Urso. Seguiranno lo scienziato Giulio Boccaletti e Frank Westerman, che presenterà “Dittico idraulico, Venezia, Vajont e il sorriso del salmone”, edito dal nuovo progetto editoriale veneziano wetlands (ore 12.00, con Shaul Bassi). La giornata all’Auditorium proseguirà con Ayesha Harruna Attah, ghanese tra le voci più forti della narrativa africana di oggi, e la storica e autrice di romanzi, Carmen Pellegrino, il cui recente romanzo figurava nella cinquina del premio Campiello 2021 (ore 14.30, con Elisa Bordin). La conversazione si svolge in collaborazione con la Fondazione Premio Campiello

Alle 16.30 in Auditorium l’ucraino Boris Chersonskij, poeta, traduttore, professore di psicologia clinica proveniente da Odessa, converserà con Claudia Scandura. L’evento, introdotto da Maria Sozzani Brodskij, sarà in collaborazione con il Joseph Brodsky Fellowship Fund, il progetto Waterlines e Marsilio. Sarà presentata la raccolta di poesie di Chersonskij, „Il mondo in frantumi„, pubblicato da Marsilio proprio in occasione di Incroci di civiltà.

Alle 18.30 l’editore vincitore del Premio Cesare De Michelis, Naveen Kishore, converserà con Teresa Cremisi.

T-Fondaco dei Tedeschi DFS ospiterà alle 19.00 la scrittrice vietnamita Nguyễn Phan Quế Mai per un dialogo con Marco Ceresa e Richard Quang-Anh Tran.

Nato a Bagdad, rifugiato in Svizzera anche a causa di una pièce teatrale che criticava aspramente il regime iracheno, Usama Al Shahmani converserà con Cristina Fossaluzza, direttrice del progetto Waterlines, venerdì alle 20.30 a Palazzo Trevisan degli Ulivi.

Boris Chersonskij

Sabato 28 maggio

La giornata conclusiva si apre alle 10.00 alla Fondazione Querini Stampalia, per la conversazione tra l’iraniana Sepideh Siyāvashi e Simone Cristoforetti. Sempre alla Querini, alle 12.00, sarà la volta dell’autore croato Amir Alagić, con la docente Marija Bradaš e lo scrittore e traduttore Silvio Ferrari.

Il Festival si sposterà poi al Teatrino di Palazzo Grassi per i tre appuntamenti conclusivi. Alle 15.00 la pluripremiata scrittrice ucraina Oksana Zabuzhko, autrice di più di venti libri di poesia, narrativa, saggistica e di studi culturali, che converserà con Evgeny Dobrenko. Il texano Joe R. Lansdale, autore di crime fiction e considerato il più geniale autore di genere contemporaneo, salirà sul palco alle 17.00 con Gregory Dowling.

Alle 19.00 il Teatrino ospiterà l’evento di chiusura, con Werner Herzog. Dal 1962, giovanissimo, Herzog ha iniziato la sua attività di regista cinematografico, diventando uno dei più importanti autori del cinema mondiale. È anche l’autore di testi letterari di grande finezza tra cui “Sentieri nel ghiaccio” (“Vom Gehen im Eis”), “La conquista dell’inutile” (“Eroberung des Nutzlosen”) e il recente “Il crepuscolo del mondo” (“Das Dämmern der Welt”). A dialogare con il regista sarà Flavio Gregori, direttore di Incroci di civiltà.

Werner Herzog fotografato da Lena Herzog

Evento speciale

Domenica 29 maggio al Ca’ Sagredo Hotel ci sarà spazio per un evento speciale. Marino Sinibaldi, ideatore e conduttore per oltre vent’anni della trasmissione “Fahrenheit”, su Rai Radio 3, canale di cui è stato anche direttore, presenterà la rivista “Sotto il Vulcano”, di cui è curatore. Con lui, lo scrittore Andrea Bajani e la scrittrice Katja Petrowskaja, che interverrà in videoconferenza. Petrowskaja è nata a Kiev nel 1970, ha studiato in Estonia, si è laureata a Mosca e vive a Berlino. Il suo romanzo “Forse Esther”, scritto in tedesco (“Vielleicht Esther”) ed edito in italiano da Adelphi, ha vinto il Premio Strega Europeo.

PRENOTAZIONI

Tutti gli appuntamenti di Incroci sono a ingresso libero con prenotazione obbligatoria online su www.incrocidicivilta.org che si potrà effettuare a partire dalle ore 12.00 del 12 maggio.