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La nuova edizione di Le Alleanze dei Corpi

Una poesia come visione: SLOW DANCING PARTIES DARK FANTASTIC DREAMS

Geschrieben von Annika Pettini il 11 September 2025

Christophe al haber_Dheinne Jabon

La poesia è qualcosa che capisco profondamente. La poesia non sono parole scritte in versi ma è un modo di pensare e di creare. SLOW DANCING PARTIES DARK FANTASTIC DREAMS è poesia e la mette in atto. Questo il titolo della nuova edizione di Le Alleanze dei Corpi (con bacio di ringraziamento a un’intervista al regista David Lynch) che si prepara a farci esplodere anima e cuore dal 19 al 28 settembre in diverse sedi tra Parco trotter, nella sua amata via Padova, e la Fabbrica del Vapore, con 10 giorni di programmazione, e oltre 43 eventi e 56 tra performer, relatrici, artisti. Anche in questa VII edizione la direzione artistica è sotto le attente cure di Maria Paola Zedda, affiancata per questa occasione da Edoardo Lazzari, ricercatore e curatore indipendente, in un dialogo che intreccia continuità e nuove traiettorie di ricerca.

Qui la poesia è una finestra che si spalanca su ricerche artistiche, domande e possibili risposte. Visioni che diventano spazi di condivisione, coralità e comunalità, che sono suoni, performance, parole, confronti e corpi che scelgono di stare insieme per vedere cosa può succedere che ancora non sappiamo. La poesia è spazio di immaginazione, di possibilità e di lotta e Le Alleanze di Corpi la sposa e se ne veste.

Il primo a offrirci questo spazio di poesia – da Nolo91 in Viale Monza 91 – sarà Jacopo Miliani – artista cui è affidata la prima delle Carte Blanche del nuovo triennio – con Scent of Indecent Scenes: uno scioglilingua che rivolta i processi di ricerca di Miliani dando forma a dei caleidoscopi di contenuto.  Un progetto artistico e curatoriale della durata di tre giorni, dal 19 al 21 settembre, che si innesta nel programma con un intervento specifico dedicato alla sessualità e alle politiche del piacere. L’allestimento site-specific riunisce opere, libri ed ephemera da una rosa di visioni diverse e articolate. Ma non finisce qui: all’interno dell’allestimento uno spazio sarà presentato come una sala cinematografica (denominata Cinema Eros in onore e memoria della strage del 1983) con una programmazione a orari specifici in cui saranno proiettati i film di: Antonio Marziale, Jacopo Miliani, Pauline Curnier Jardin & Feel Good Cooperative, Maria Guidone, Micol Roubini e Davide Maldi e un’animazione – realizzata appositamente per l’evento – di Eduard Popescu. Il programma performativo e discorsivo coinvolge: Kinkaleri, Giulia Terminio, Giovanna Maina, Sara Giannini, Matteo Mori e Francesco Gizzi.

Ma questo è solo l’inizio: il 20 e 21 settembre prendono avvio i primi momenti di danza e partecipazione: al Parco Trotter, con la collaborazione della Scuola del Parco Trotter, va in scena POP, il progetto di Nicola Galli dedicato a bambine e bambini fino agli 8 anni. In parallelo, Stefania Tansini presenta il 21 settembre L’Ombelico dei Limbi.

Dal 23 al 25 settembre, il programma si sposta alla Fabbrica del Vapore tra performance e installazioni con Christophe Al Haber e Samer Zaher; Barbara Stimoli, Francesca Marconi e Lavinia Hanay Raja; Enzo Cosimi, con Alice Raffaelli e Leonardo Rosadini e Andreana Notaro.

Dal 26 al 28 settembre, il festival torna nella zona di via Padova con una densa costellazione di incontri, performance, laboratori e processi partecipativi, attivando gli spazi attorno al Parco Trotter come luoghi di scambio, pratica e immaginazione collettiva. In queste giornate, le performance si susseguono intrecciando linguaggi eterogenei che mettono in relazione coreografia, parola, suono e immagine, con una forte attenzione a pratiche emergenti e a genealogie queer, diasporiche, decoloniali.

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