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La nuova vita del Jolly: un bar/osteria di quartiere e per il quartiere

Geschrieben von Salvatore Papa il 23 Mai 2025

Foto di Salvatore Papa

Chi è nato e cresciuto nel rione Cirenaica se lo ricorda da sempre: il Jolly è su via Bentivogli dagli anni ’60, quando era anche torrefazione dell’omonimo caffè. Trasferitosi al civico 32/A nel 1983, è diventato la drogheria più amata della zona, soprattutto per quei bambini e bambine che lì compravano cioccolatini e caramelle – gli stessi che oggi, da adulti e anziani, si portano dentro quei ricordi. Arredi in legno, tipico stile di inizio anni ’80, scaffali tappezzati di ogni cosa: un vero posto del cuore. A gestirlo è stata una famiglia bolognese, i Colli, fino alla fine del 2024, quando la fatica degli anni ha avuto la meglio. A quel punto avrebbe potuto diventare qualsiasi altra cosa – e sappiamo bene che fine fanno spesso le botteghe storiche. Fuori dalle mura, non c’è decreto Unesco che tenga (e anche dentro non è molto diverso).

E invece il Jolly è rinato, riuscendo addirittura nella difficilissima impresa di migliorare pur restando fedele a se stesso: un bar di quartiere, per il quartiere.

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A rilevarlo e trasformarlo nel nostro nuovo posto del cuore sono stati tre ragazzi di origini venete – Pietro, Laura e Marco – con un’idea chiara fin dall’inizio: mantenere la vocazione popolare in un quartiere popolare.

«Se vuoi avere un contatto con le persone e con il territorio- racconta Pietro – bisogna ormai farlo fuori dal centro, lontano dai turisti. Questo posto era proprio quello che cercavamo. L’intenzione è stata da subito quella di mantenere la vecchia clientela, e direi che ci siamo riusciti: per gran parte della giornata abbiamo un bel gruppo di signore e anziani che giocano a carte come se nulla fosse cambiato».

E ha ragione. L’atmosfera caratterizzante si percepisce subito: non solo per i vecchi arredi rimasti al loro posto, ma per la piacevolezza della sosta e la predisposizione degli spazi alla socialità, in ogni momento della giornata. Un luogo oggi anche più accogliente rispetto agli ultimi anni un po‘ stanchi, grazie a piccole ma significative migliorie.

«Pur cercando in ogni modo di mantenere l’ambiente il più possibile com’era, qualche modifica l’abbiamo dovuta fare, a. Abbiamo tolto la drogheria, su consiglio degli stessi Colli, perché insostenibile di fronte alla concorrenza della grande distribuzione. In compenso abbiamo aggiunto una cucina, rendendolo così un bar/osteria dove è possibile pranzare e, dall’ora dell’aperitivo, fare quello che in Veneto è consuetudine: bere e accompagnare il vino con i classici cicchetti (piccoli sfizi serviti su pane o polenta, con carne, pesce, verdure, formaggi o salumi, ndr).»

«L’impostazione potrebbe sembrare quella di un bacaro veneziano – aggiunge Laura – ma non è quello che vogliamo essere. Le nostre origini contano, certo, ma ciò che ci piace è l’idea di un posto dove passare del tempo, mangiare qualcosa, bere sempre. E direi che è quello che sta succedendo. Apriamo infatti alle 7 del mattino e chiudiamo alle 23, volutamente: perché ci interessa questo tipo di lavoro e di rapporto. Non lo facciamo per diventare ricchi – altrimenti avremmo puntato su un’offerta diversa – ma per stare bene ed essere appagati in altri modi».

Nonostante le mura del Jolly appartengano ad ACER, l’affitto – ammettono – non è comunque alto. Nonostante ciò, i prezzi sono sotto la media: «Il minimo che potessimo fare per garantire sostenibilità in questo contesto». E assicurano: «Non siamo qui per gentrificare, al contrario».

Lunga vita al Jolly, allora!

Jolly – bar e osteria è in via Bentivogli 32/A a Bologna. È aperto dal lunedì al sabato dalle ore 7 alle 23. Per aggiornamenti potete seguire la loro pagina