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Le tre specie protette di Bologna Necrocity: maggiordomi, filogovernativi e mitomani

Geschrieben von Andrea Ruggeri il 8 November 2024

Questa triade, che gracida nello stagno protetto bolognista, dovrebbe far meditare non su quello che chiude, ma su quello che non si apre.

I MAGGIORDOMI – non servi e camerieri ma colti intrattenitori su svariati temi della vita politica e culturale, a volte brillanti a volte pedanti, a volte moralisti a volte benaltristi, ma tutti accomunati da una piaggeria verso lo status quo variamente dissimulata da innocuo esercizio critico, piccola educata polemica, spargimento di granone per beccaccioni. Perlopiù geronto boomer: ex giornalisti, ex docenti, ex ribelli modesti. Pensionati pensanti che esigono ascolto dalle istituzioni per un riconoscimento della loro permanente utilità civica.

I FILOGOVERNATIVI – quelli che a vario titolo non ce la faranno mai a diventare nemmeno maggiordomi. Ostili da sempre ad avventure sociali che non siano sottomesse alle strategie comunalizie, sospettosi a prescindere, ostili alla gioventù caciarona, intossicati dalla loro inconcludente fotta inclusiva.  Sono gli addetti comunali odierni che raccolgono l’eredità di antichi funzionari di partito che furono travolti dalla loro incompatibilità con il diverso altro. Si aggiungano artefici di eventi necroistituzionali e frequentatori abituali di salotti fancazzisti  bolognisti.

I MITOMANI – Spacciano la loro confusa esistenza con la presunta immutabile identità della città. Sono troll inconsapevoli, collezionisti di stereotipi, accumulatori seriali di aneddoti, masticatori di tradizioni annientate. Insultano chiunque metta in dubbio fasti e gloria della città che fu e non è più. Tra loro si contano anche cantanti e fans di osterie estinte. Sono come le foto ricordo sul comò della zia.

W Freak Antoni, W Raffaella Carrà, W Paolo Villaggio.

La prima puntata di Bologna Necrocity la trovate qui.