Una struttura alta 5.30 metri in rete metallica nel tipico stile di Edoardo Tresoldi: si chiama Cerimonia e si trova all’interno di un capannone in macerie dell’ex Mercatone Uno tra viale Aldo Moro, via Cesare Gnudi e via Stalingrado, un’area di circa 4600 mq di proprietà del Gruppo Unipol che dopo 10 anni di abbandono nel 2021 sarà demolita per fare spazio a un nuovo complesso di residenze.
L’installazione site-specific, che rimarrà installata per tutto il 2021 fino all’inizio del cantiere, è stata realizzata insieme agli studenti selezionati da TRAC, l’Academy dell’artista milanese e YAC di Alessandro Cecchini, con la collaborazione scientifica di G124, il gruppo voluto da Renzo Piano per una ricerca costante e continua sul tema delle periferie.
L’opera è stata pensata per dialogare con i fenomeni biologici dell’area: la terra presente sul sito è stata raccolta e innestata al suo interno e nel corso del tempo subirà una continua metamorfosi grazie all‘interazione spontanea della vegetazione con le forme dell’architettura.
Cerimonia inaugurerà il 31 ottobre 2020 e sarà visibile tutti i giorni dalle 8.30 alle 24.00 attraverso una parete trasparente in plexiglass appositamente realizzata, mentre tutti i sabati dalle 10.30 alle 18,30 sarà consentito l’accesso all’area seguendo un percorso su una passerella che permetterà la fruizione dell’opera da vicino nel rispetto delle misure di contenimento del Covid-19.
Il prossimo territorio di progettazione sarà il Parco XXII Aprile di Modena, costruito nel 1976 sull’area anticamente occupata dalla villa Pentetorri e dal canale Naviglio, allora utilizzato come via d’acqua per raggiungere Ferrara.