85 anni di vita, di cui 54 spesi nella direzione creativa di Fendi: quello tra Karl Lagerfeld e la maison romana è stato uno dei matrimoni più longevi nel mondo della moda. Inevitabile, quindi, che per ricordare lo stilista di Amburgo a pochi mesi dalla sua scomparsa si desse vita a un evento da annali, quale sarà “The Dawn of Romanity”, sfilata sul Palatino che il prossimo 4 luglio, in concomitanza con l’apertura di AltaRoma, vedrà in passerella 54 look, uno per ogni anno della direzione di Karl.
Oltre all’omaggio, c’è da annoverare l’ennesima elargizione firmata Fendi alla città di Roma: 2,5 milioni di euro destinati al restauro del Tempio di Venere all’interno del Foro, mettendo da parte per un attimo Fendi for Fountains, progetto di valorizzazione all’origine di un’altra sfilata iconica che nel 2016 aveva visto lo stesso Karl passeggiare su di un catwalk trasparente e a pelo d’acqua nel bacino di una Fontana di Trevi tirata nuovamente a lucido.
Un nuovo episodio della serie, per ora di successo, che vede pubblico e privato collaborare nel dare una bella sistemata agli angoli memorabili della Capitale. Rimane, però, intatto e carico di inquietudine un quesito di fondo: senza le donazioni dei privati, che fine avrebbe fatto il patrimonio di Roma interessato da questi restauri? Ci sarebbe stato qualcun’altro a farsi carico dei lavori? E chi?