Ad could not be loaded.

POV: Camilla Cattabriga

KOBO Studio e ZERO presentano Point of View: una finestra dedicata alla nuova fotografia di Roma, dove ogni mese sarà ospitato un progetto indipendente.

Geschrieben von Nicola Gerundino il 20 Februar 2025

Quando una qualità o un’abilità è talmente diffusa all’interno di un gruppo (più o meno esteso) di persone, di norma si tende a non considerarla più come tale. Nell’era degli smartphone e dei dispositivi fotografici ubiqui, del digitale che si democratizza sempre più velocemente, è quindi forte la tentazione di non ritenere la fotografia più un’arte che richiede tecnica, estro e ispirazione, bensì un’attività quotidiana indistinta come allacciarsi le scarpe. Niente di più sbagliato: per nostra fortuna, la differenza tra fotografa/o a pieno titolo e apprendista instagrammer è ancora netta ed evidente. Ciò non toglie che in questi anni il numero di appassionate/i si sia moltiplicato a dismisura e che il numero di pepite da fare emergere dal sottosuolo sia anch’esso aumentato. POV – Point of View nasce proprio da qui: dalla voglia di sondare e raccontare tutto quello che si muove nel sottosuolo della fotografia a Roma. Un nuovo appuntamento sulle pagine di ZERO che avrà cadenza mensile e sarà realizzato grazie all’imprescindibile occhio sulla città di KOBO, studio Garbatella-based fondato da Claudia De Nicolò e Bianca Trevisani con il quale ZERO ha già collaborato in precedenza per diversi altri progetti. Il nuovo appuntamento è dedicato ad Camilla Cattabriga.

 
Sin dal primo momento ho cercato di indagare attraverso le mie immagini la corporeità. Da qui è nato il mio interesse per la fotografia di nudo: la pelle, il tocco e le connessioni tra corpi. Non meno importanti sono le ambientazioni, – lì dove il corpo esiste e si mostra – che da sempre attirano il mio sguardo: case abbandonate, spiagge deserte o boschi incolti. Luoghi che devono accogliere, non cornici ma parte di un tutto: un’altra pelle che respira. E poi la luce. La luce che, come una cantastorie, disegna, definisce o nasconde. La presenza della luce nella fotografia si può sicuramente considerare scontata e necessaria, ma non l’amore che si prova nei suoi confronti. Mi sono accorta molto lentamente di questa mia particolare passione. Quando ho iniziato a scattare l’ho cercata istintivamente, senza darci un peso effettivo: la ritrovavo nelle geometrie dei raggi di sole sul muro. Poi ne ho preso consapevolezza, ho iniziato a studiarla, approfondirla e comprenderla.

 

CAMILLA CATTABRIGA

Camilla Cattabriga è una fotografa e direttrice della fotografia bolognese, cofondatrice della rivista Eki Magazine. Coltiva la sua passione per la fotografia dal 2009, anno in cui ha iniziato a catturare immagini che raccontano la storia della sua giovinezza. Nel corso degli anni, ha scelto di concentrarsi sul ritratto posato, mantenendo viva la vena reportagistica che contraddistingue il suo lavoro. Si laurea al DAMS di Bologna e prosegue gli studi al Centro Sperimentale di Fotografia di Roma, dove oggi fa base, specializzandosi in direzione della fotografia cinematografica.