Ad could not be loaded.

POV: Gio Macedonio

KOBO Studio e ZERO presentano Point of View: una finestra dedicata alla nuova fotografia di Roma, dove ogni mese sarà ospitato un progetto indipendente.

Geschrieben von Nicola Gerundino & KOBO il 23 Januar 2024
Aggiornato il 24 Januar 2024

Quando una qualità o un’abilità è talmente diffusa all’interno di un gruppo (più o meno esteso) di persone, di norma si tende a non considerarla più come tale. Nell’era degli smartphone e dei dispositivi fotografici ubiqui, del digitale che si democratizza sempre più velocemente, è quindi forte la tentazione di non ritenere la fotografia più un’arte che richiede tecnica, estro e ispirazione, bensì un’attività quotidiana indistinta come allacciarsi le scarpe. Niente di più sbagliato: per nostra fortuna, la differenza tra fotografa/o a pieno titolo e apprendista instagrammer è ancora netta ed evidente. Ciò non toglie che in questi anni il numero di appassionate/i si sia moltiplicato a dismisura e che il numero di pepite da fare emergere dal sottosuolo sia anch’esso aumentato. POV – Point of View nasce proprio da qui: dalla voglia di sondare e raccontare tutto quello che si muove nel sottosuolo della fotografia a Roma. Un nuovo appuntamento sulle pagine di ZERO che avrà cadenza mensile e sarà realizzato grazie all’imprescindibile occhio sulla città di KOBO, studio Garbatella-based fondato da Claudia De Nicolò e Bianca Trevisani con il quale ZERO ha già collaborato in precedenza per diversi altri progetti. Il nuovo appuntamento è dedicato a Gio Macedonio

 
Tutti questi scatti raffigurano persone incrociate per caso che, con ogni probabilità, non rivedrò mai più nella mia vita. La pellicola è lo strumento che mi permette di conservare una prova tangibile, materica, dell’averle incontrate. I negativi raccolti negli anni mi permettono di costruire un album in cui le persone cambiano e continueranno a cambiare senza accorgersene. Voglio conservare un archivio di come eravamo quando, in futuro, queste immagini apparterranno al passato„.
 

 

GIOVANNI MACEDONIO

Giovanni Macedonio nasce, per un puro caso, a Perugia. Dopo qualche giorno di vita, nell’estate del 1988, torna a Roma. Inizia a scattare fotografie a quindici anni con una Nikkormat EL del papà e delle pellicole Kodak Portra VC scadute da anni e anni. Passa tanto tempo nella camera oscura di un laboratorio romano di sviluppo e stampa, si diploma in direzione della fotografia al centro sperimentale di cinematografia di Roma e scatta tanti ritratti in pellicola a persone a lui sconosciute.