Come già annunciato, NODE ritorna. E ai primi nomi che ci avevano già fatto aprire gli occhi si aggiungono ora sette nuovi pezzi che completano un programma disegnato con cura e coerenza in un equilibrio di pesi e misure quasi perfetto.
Il primo aggiornamento riguarda la mostra di Zimoun, 605 prepared dc-motors, cardboard boxes. Dopo l’inaugurazione del 22 ottobre nella Palazzina dei Giardini di Modena, sempre lo stesso giorno, alle h 22, l’artista svizzero si sposterà nella sala grande di Palazzo Santa Margherita presso la Galleria Civica per una performance multi-canale completamente al buio. L’ingresso è libero ma i posti sono limitati e la prenotazione è obbligatoria: biglietteria.galleria.civica@comune.modena.it.
Altra novità è che si aggiunge un giorno al calendario, con un grande musicista e un’importante location: il 9 ottobre nella Chiesa di San Bartolomeo, tra le più imponenti chiese modenesi, il pianista ucraino Lubomyr Melnyk, autentico innovatore nel panorama della musica classica contemporanea, presenta il suo ultimo Illirion.
La location d’eccezione già accennata del 10 novembre sarà invece il Planetario Civico “F. Martino” di Modena con tre grandi nomi della scena elettroacustica e sperimentale italiana accompagnati dai live visual di Paradoxes: Giuseppe Ielasi, che presenterà materiale inedito del suo progetto solista Inventing Masks, e il duo formato da Giovanni Lami ed Enrico Malatesta con un progetto site-specific pensato per la struttura architettonica del planetario.
Il tradizionale appuntamento alla Galleria Civica di Modena, nella sede di Palazzo Santa Margherita, si arricchisce delle ondate soniche del neozelandese FIS che presenta in esclusiva per NODE il suo ultimo From Patterns to Details in un’inedita performance audio-video in collaborazione con il videoartista Jovan Vucinic. Nella stessa serata anche la sound artist italiana Gea Brown e, come già annunciato, la techno destrutturata dell’americano Huerco S. e il progetto collaborativo di Rashad Becker, guru dell’elettroacustica contemporanea, ed Eli Keszler, sound artist poliedrico e virtuoso batterista proveniente dalla scena free jazz di New York.
La chiusura del 12 novembre al Teatro Storchi, è affidata invece a alla prima nazionale di Lumière II di Robert Henke, guru dell’elettronica e specialista nell’utilizzo a fini artistici dei laser. A metà strada tra concerto e visual art, Lumière II – che ha debuttato nel febbraio 2015 al Centre Pompidou di Parigi – „spinge all’estremo le possibilità del medium creando immagini che coprono l’intero spettro visivo attraverso forme e fenomeni cinetici eleganti ed elaborati“. Ad aprire ci saranno, infine, il musicista inglese di origini singalesi Paul Jebanasam e i live visuals di Tarik Barri (collaboratore di Thome Yorke).
Ecco lo schema completo:
22 ottobre – 05 marzo
ZIMOUN – 605 prepared dc-motors, cardboard boxes
Galleria civica | Palazzina dei Giardini
Corso Canalgrande – Modena
22 ottobre | ore 22.00 (ingresso gratuito su prenotazione)
ZIMOUN – Performance multi-canale
Galleria civica | Palazzo Santa Margherita
09 novembre | ore 21.00
LUBOMYR MELNYK
Chiesa di San Bartolomeo
Via dei Servi, 15 – Modena
10 novembre | ore 21.00 (capienza limitata, max 70 posti)
INVENTING MASKS
GIOVANNI LAMI + ENRICO MALATESTA
In collaborazione con PARADOXES
Civico Planetario di Modena
Viale J. Barozzi, 31 – Modena
11 novembre | ore 21.00 (ingresso gratuito fino ad esaurimento posti)
RASHAD BECKER + ELI KESZLER
HUERCO S.
FIS
GEA BROWN
Galleria civica | Palazzo Santa Margherita
Corso Canalgrande, 103 – Modena
12 novembre | ore 21.00
ROBERT HENKE pres. LUMIÈRE II
PAUL JEBANASAM + TARIK BARRI
Teatro Storchi
Largo Garibaldi, 15 – Modena