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Il programma del cinema in Piazza Maggiore

Geschrieben von La Redazione il 17 Juni 2024

Con l’anticiclone torna anche – grazie al cielo – il cinema in Piazza Maggiore: 56 sere d’estate a cura della Cineteca di Bologna dal 17 giugno al 14 agosto 2024 per uno dei riti più amati della città.

La 38esima edizione di Sotto le stelle del cinema 2024 incrocerà come di consueto il programma de Il Cinema Ritrovato (22-30 giugno) che sarà anche l’occasione per inaugurare il nuovo ingresso al Cinema Modernissimo da Piazza Re Enzo, ovvero la pensilina disegnata da Mario Nanni che negli scorsi mesi ha fatto molto discutere.

E nella Galleria Modernissimo – come se non bastasse – inaugura giovedì 20 giugno anche Bar Luna, esposizione-installazione ideata da Alice Rohrwacher e dal duo d’artisti Muta Imago.

L’immagine scelta per il mitico programmino tascabile (e manifesto) che ci accompagnerà nei prossimi giorni è quella de Il postino con Massimo Troisi, al quale sarà dedicato solo uno dei numerosi omaggi presenti in calendario, come pure quello a Sandra Milo, scomparsa quest’anno, e a Marcello Mastroianni, di cui ricorre il centenario della nascita.

Tantissmi gli ospiti che si susseguiranno davanti al grande pubblico della piazza a partire da Francesco Guccini che lunedì 17 giugno aprirà il programma per festeggiare i 40 anni di Fra la via Emilia e il West. Il cantautore dialogherà in piazza con Massimo Cotto tra ricordi e suggestioni di una serata che 40 anni fa vide scendere in piazza più di 150.000 persone per celebrare i 20 anni di carriera del Maestrone. Una kermesse che ha visto sul palco il 21 giugno 1984, oltre a Francesco Guccini, Lucio Dalla, Giorgio Gaber, Paolo Conte, i Nomadi, l’Equipe 84, Claudio Lolli, Giampiero Alloisio, Deborah Kooperman, Pierangelo Bertoli e i Viulàn.

E, a seguire: Darren Aronofsky per Amadeus di Milos Forman; Wim Wenders, assieme ad Alexander Payne, per il classicissimo di John Ford Sentieri Selvaggi e il suo Paris, Texas; Damien Chazelle con il musical di Jacques Demy Les Parapluies de Chebourg (che ispirò La La Land) e il suo più recente Babylon; Sergio Castellitto per La visita di Antonio Pietrangeli; Pietro Marcello per I sette samurai di Akira Kurosawa; Andrej Zvjagincev con il suo Leviathan; Gianluigi Toccafondo con La Voix Des Sirènes; Pupi e Antonio Avati con il loro Ultimo minuto; Daniele Gaglianone e Valerio Mastandrea con La mia classe; Fatih Akin con il suo Rheingold; Matteo Garrone con il director’s cut di Dogman; Roberto Andò con il suo successo La stranezza; Benjamin Voisin e Xavier Gianoli con Le illusioni perdute; Jonathan Wang produttore di Everything Everywhere All at Once; Pier Francesco Favino con L’ultima notte di Amore.

Poi i cineconcerti, il Premio Cipputi, assegnato quest’anno a Michele Riondino per il suo Palazzina Laf, una serata su Ricerca e Intelligenza Artificiale in occasione del G7 Ricerca, uno spettacolo di video mapping dedicato a Guglielmo Marconi, il classico appuntamento con i vincitori del World Press Photo e la chiusura il 14 agosto con La Filuzzi.

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