L’annuncio ufficiale è arrivato durante una conferenza stampa convocata dall’assessora comunale al Commercio, Luisa Guidone. La nota catena di caffè statunintense Starbucks sbarcherà a Bologna e dovrebbe prendere il posto di quella che fu la libreria Mondadori in via d’Azeglio 34, che aveva chiuso i battenti qualche tempo fa.
Quindi anche qui in un luogo di pregio, come spesso successo in altre città (ricordiamo su tutte l’arrivo all’interno dello storico Palazzo delle Poste, in Piazza Cordusio, a pochi passi dal Duomo a Milano che scatenò molte polemiche), anche se sul progetto si sa ancora poco.
Starbucks aprirà in deroga al Decreto Unesco che era stato approvato dal Comune di Bologna nel 2019 – e prorogato fino al 2025 – per per salvaguardare il commercio nei centri storici bloccando l’apertura di nuovi bar, ristoranti, supermercati, compro oro e internet point – „per la tutela del cuore della nostra città“, scrisse l’allora Sindaco Merola“. Le deroghe, si legge nel regolamento, sono concesse per i „progetti speciali“ che abbiano „l’obiettivo della salvaguardia o rigenerazione del contesto urbano“.
Questa la nota del Comune: «il proponente si assumerà diversi impegni anche a seguito della fase di co-progettazione, tra questi di portare aventi iniziative a carattere sociale e culturale in collaborazione con il comune di Bologna, così come di promuovere progetti e iniziative sul bere responsabile (secondo la politica aziendale dello ‚zero alcol‘)».