C’è aria di cambiamento al Teatro dell’Arte: il vecchio CRT diventa parte dell’attività della Triennale, e la direzione artistica passerà a partire dal prossimo gennaio a Umberto Angelini – che i lettori di ZERO conoscono bene – già Direttore di Uovo Festival e attualmente Sovrintendente del Teatro Grande di Brescia.
Per questo ultimo scampolo di 2016, continua la programmazione “ibrida” che vede susseguirsi sul palcoscenico la danza contemporanea italiana (con Killing Desdemona di Balletto Civile dal 22 al 25 settembre e i festival Più che danza ed Exister tra novembre e dicembre), il grande teatro internazionale (con la prima opera per la scena del regista russo Aleksandr Sokurov, amico ed erede acclamato di Tarkovskij: Go.Go.Go. 7-30 ottobre), la musica (jazz in questo caso, con il festival JAZZMI dal 4 al 15 novembre), ma anche l’Opera (con l’esperimento del Don Giovanni dall’1 al 3 dicembre) e il teatro per bambini e famiglie (con il natalizio Signor Bonaventura di Teatro Alkaest dal 16 al 30 dicembre).
Scampolo finale di programmazione dunque, per una gestione alla quale va comunque riconosciuto il merito di aver portato a Milano alcune piccole – e grandi – gemme (da Tim Robbins a Mikhail Baryshnikov alle punte più avanzate della ricerca in Italia, da Romeo Castellucci ad Anagoor a OHT) nonostante qualche perdonabile caduta di tono. Una gestione che tuttavia ha trovato forse il proprio limite più grande nella mancanza di progettualità a lungo termine, nell’incapacità di fornire allo spettatore un ‘filo di Arianna’ – indispensabile oggetto di visione – che gli permettesse di orientarsi nella (eccessiva?) molteplicità di generi e proposte in campo.
Ma e pensate che le cose succedano solo a Milano vi sbagliate di grosso. A Torino tra novembre e dicembre passa il meglio dell’elettronica che potete trovare in circolazione oggi. Non ci piace nessun tipo di definizione (avant-pop, avant-garde, futuristic jazz, nu disco ecc…) ci piace però sapere che il programma di Club To Club è quasi chiuso e che Jazz:Re:Found ha annunciato i primi headliner per la sua seconda edizione torinese.
Per quanto riguarda il festival „stellato“ in questi giorni sono stati annunciati altri nomi tra cui un grande maestro, Arto Lindsay, gli amici del festival Lorenzo Senni e One Circle, alcune sorprese come Jolly Mare e Popolous e altri nomi nuovi come Anna von Hausswolff, Istanbul Sessions, Piotr Kurek e RP Boo
Trovate tutto il programma qui.
Il festival che affonda le sue radici nel jazz e nei suoi in 4/4 che ne sono derivati piazza in cartellone big come De La Soul, Grandmaster Flash, Tony Allen, Mr Scruff proseguendo con raffinatezze come Sadar Bahar, Yussef Kamaal, GoGo Penguin, esperti del dance floor come Soichi Terada, Leon Vynehall, Luca Gino Trevisi, Grasso Brothers e le nuove leve Stum Valley e Dj Khalab, tutti capitanati dall’immenso Volcov.
Ci vediamo a performare danzando sul dance floor!