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Vent’anni di C2C!

Il festival festeggia annunciando il programma di novembre

Geschrieben von La Redazione il 27 Januar 2022

A pensare che son passati 20 anni ci si sente vissuti e orgogliosi di esserlo. Il C2C, nato Club To Club nel 2002, festeggia le sue mirabolanti avventure e il suo spirito avanguardista, presentando fin da ora, con sprezzo del pericolo, le date di novembredal 3 al 6 – con anche la line up degli artisti!
La prima edizione, a marzo del 2002, era distribuita sui diversi club di Torino mentre per questo speciale 2022 si consolidano le OGR ma, rullo di tamburi, anche l’atteso ritorno della sede al Lingotto, sotto una nuova veste ancora tutta da svelare. Nel mezzo il festival è cresciuto, si è aperto a un pubblico internazionale, alla performance e ha sfondato le barriere tra generi musicali.

Ma veniamo alla parte più succosa: gli artisti che cavalcheranno i palchi durante i quattro giorni del festival e che si alterneranno tra veterani e new entry.
Arca, vera diva di nuova generazione, il suo corpus di lavori attinge dalla musica da club, dalla sperimentazione noise e dalle ballate tradizionali del suo nativo Venezuela, fino a comprendere performance, arte visiva e tecnologia. Autechre, duo inglese elettronico composto da Rob Brown e Sean Booth, propongono una ricerca sperimentale, caratterizzata da schemi ritmici complessi e melodie tenui. Aya (LIVE AV FT. SWEATMOTHER) conosciuta per la sua capacità di contorsione e trasfigurazione, in quest’occasione presenterà una performance live AV con la collaborazione di Sweatmother. Bicep, cioè Matt McBriar e Andy Ferguson, con le loro influenze ampie che includono house, disco, breakbeat e l’arte del campionamento. Caribou, uno degli artisti più apprezzati nel panorama della musica elettronica internazionale. Jamie XX, beatmaker e produttore lungimirante con una grande influenza sul suono degli ultimi dieci anni. Jockstrap, un duo composto da Taylor Skye e Georgia Ellery, capaci di far viaggiare da potenti ritornelli pop a break d’ispirazione drill, al violino classico alla dancehall. I Low, band del Minnesota, la cui musica è caratterizzata da tempi lenti e arrangiamenti minimalisti. Lyra Pramuk, Makaya McCraven, la compositrice Nala Sinephro con i suoi suoni meditativi, la sensibilità jazz, folk e field recordings. Pa Salieu, giovanissima voce inglese e la cantante afro-latina trilingue dominicana YEИDRY.

 

Ultimi ma non ultimi, due tributi ad artisti cari al festival, Sophie e Franco Battiato, e il nuovissimo logo – realizzato con Studio Grand Hotel di Torino – che segnerà l’immaginario di questa edizione speciale e del suo futuro: una figura alata per liberare i corpi, la danza e il bisogno di stare insieme e quello di ascoltare.

Ci vediamo sotto palco ventenni!

(Se volete portarvi avanti QUI trovate info e biglietti!)