Non avevamo certo bisogno del lockdown e di questi mesi di severa „dieta“ per i concerti per capirlo: la musica è meglio se dal vivo, se condivisa, se vissuta in faccia, fisicamente, concretamente, senza fare altro se non perdendosi nel suono. L’esperienza live è un livello altro, superiore o comunque sicuramente più complesso e ricco rispetto alla musica in cuffia o agli streaming mentre si fa altro. Lo sanno bene gli OvO, non plus ultra di come un’energia già potente su disco possa aggiungere significato, dare forma a un caos esplosivo e mutante, imprevedibile, magnetico, totale, sul palco. Con l’uscita del nono album „Miasma“ (a proposito di mutazioni), gli OvO di Bruno Dorella (Ronin, Bachi da Pietra, Tiresia, GDG Modern Trio, Sigillum S) e Stefania Pedretti (?Alos) raggiungono anche il traguardo di venti anni di indefessa attività: vissuta molto su disco ma soprattutto live. Non è un caso che in questi tempi di restrizioni per gli eventi dal vivo e di pochi tour, il duo ravennate non si sia tirato indietro per mettere rapidamente su un giro di concerti attraverso lo Stivale, una missione e un’esigenza per due musicisti sempre in prima linea e inclini per vocazione e sporcarsi le mani e interagire concretamente col proprio pubblico. Abbiamo pensato di festeggiare queste prime venti candeline e questo ritorno sui palchi con una playlist che (tra le altre cose) la dice lunga su quanto suonare dal vivo sia un affare serissimo.
«Non abbiamo suonato o visto concerti per alcuni mesi, non sappiamo quando si ricomincerà a vivere quel flusso reciproco di energia che si chiama concerto, così come lo conoscevamo. C’è dibattito tra pubblico, gruppi e organizzatori: ha senso questa specie di simulacro seduto, distanziato, mascherato, contingentato? Non sappiamo rispondere, ma sappiamo che suonare resta la cosa che più ci fa stare bene, la nostra droga, la nostra fonte di felicità. E andare ai concerti è il nostro modo di vivere la socialità, oltre che stimolare la nostra curiosità artistica e professionale. Noi riprendiamo a suonare, finché si può e come si può. Anche in risposta alla fruizione casalinga emersa durante il lockdown. Dalla cassa del pc, mentre fai altro, funziona un certo tipo di musica. Sul palco è un’altra storia. Abbiamo dunque scelto una playlist di performance dal vivo di gruppi con cui siamo stati in tour. La quintessenza del concetto di „live“ insomma. E, sì, live è meglio. Infatti è lì che vi vogliamo vedere ».
Lightning Bolt – „Dracula Mountain“ (Live at La Maison de Villette, 2008)
Con loro abbiamo suonato tante volte, anche perché per alcuni anni siamo stati compagni di etichetta nella Load Records. Crediamo che vedere questo, oggi, non abbia bisogno di commenti. Mette i brividi, fa capire esattamente a cosa stiamo dovendo rinunciare.
Godflesh – “Avalanche Master Song” (Live at Supersonic, 2010)
Abbiamo aperto per loro nel 2012, li proponiamo in questo set al Supersonic per ricordare anche un festival incredibile in cui abbiamo suonato anche noi.
Gnod – „Bodies For Money“ (Live at Raw Power Festival, 2019)
Con loro e i Big Brave abbiamo spartito un bel tour italiano. Gente dei nostri. Gente vera che fa quello che fa con spirito punk.
Gnaw – „This Horrible Chamber“ (Live at Knockdown Center, 2014)
Alan Dubin è un nostro eroe, oltre che una grande influenza artistica. Prima negli OLD, poi nei Khanate, oggi con Gnaw, con cui abbiamo fatto un tour europeo.
Årabrot – „Horns Of The Devil “ (Live at Rockefeller, 2016)
Un gruppo che conosciamo da anni, con cui abbiamo condiviso molti palchi e con i quali spesso ci si è aiutati. Amicizia e collaborazione hanno portato anche a un loro featuring sul nostro ultimo album “Miasma”.
Big Brave – „Body Individual“ (Live in Philadelphia, 2019)
Nell’autunno del 2017 abbiamo condiviso un mini tour italiano con loro e Gnod. I Big Brave hanno la capacità disarmante di restare saldi nel mondo heavy senza essere heavy per niente, e anzi mostrando tutta la propria fragilità.
The USA Is A Monster (Live at Nanci Raygun in Richmond VA, 2005)
Anche loro compagni di etichetta nella Load Records, grande live band, abbiamo dormito sui loro divani a New York tante volte…
Thrones (Live at Saint Vitus Bar, 2013)
Insieme ai Nadja nel 2010 abbiamo fatto un tour europeo con l’incredibile Thrones, una persona unica e speciale. Crediamo sia stato uno dei tour europei più intensi degli ultimi anni, da cui sono nate bellissime amicizie
Murder Junkies – „Take Aim & Fire“ (Live in Cleveland, 2006)
Scorretti, strafottenti, bestiali. Ci abbiamo suonato insieme a Oklahoma City, quando GG Allin se n’era già andato. Noi li ricordiamo così, senza GG ma col grande Jeff Clayton degli Antiseen alla voce. La quintessenza del punk più marcio.
Nadja (Live at Void Fest, 2016)
Li abbiamo conosciuti a Berlino, dove noi abbiamo vissuto dal 2005 al 2011 e dove loro continuano a vivere. Da questa città siamo partiti varie volte in tour insieme: Europa in furgone, Russia in treno e aereo. Insieme abbiamo realizzato anche un disco, „The Life And Death Of A Wasp“, registrato a Berlino nel mitico studio degli Einstürzende Neubauten.
Cock E.S.P. (USA/Europe, 2006-2008)
Se siete arrivati fin qui, meritate di vedere la cosa più assurda che abbia mai calcato un palco. Cock E.S.P.: performance dai 2 ai 6 minuti, in cui loro si menano, flagellano, autodistruggono fino a che 1) si staccano i cavi, o 2) gli staccano la corrente, o 3) si fanno del male serio. Vi diciamo solo che gli OvO esistono in seguito a un invito dei Cock E.S.P. ad andare in tour con loro nel 2000, cosa che abbiamo poi rifatto varie volte. Una delle esperienze più allucinanti che si possano immaginare. Eppure, per mille motivi, è importante che un gruppo come i Cock E.S.P. esista.
LE DATE LIVE IN ARRIVO
18/09/2020 – Roma, Brancaleone
26/09/2020 – Ravenna, Palazzo dei Congressi, L’Inferno sonorizzato dagli OvO
02/10/2020 – Torino, Magazzino sul Po
03/10/2020 – Savona, Raindogs House