Zona, blocco, barrio: nella vulgata rap, che ora va per la maggiore, non esiste brano che non li tiri in mezzo. E non potrebbe essere altrimenti, se non altro perché l’hip hop non solo è nato in strada, ma è nato in strade ben precise, appartenenti a zone altrettanto precise della città, a cominciare dai block party primordiali di New York, dove c’erano nette distinzioni tra chi, pur abitando nella stessa città, aveva gli impianti e chi no, tra chi sapeva come tirare un su un party degno di essere chiamato tale e chi no. Il quartiere, il proprio quartiere: se sono così è perché sono nato e cresciuto lì: born and raised.
E probabilmente ci morirò anche. In un mondo dove la propria casa è – o forse è più giusto dire era – un punto d’appoggio tra il lavoro e una serata, tra una metropoli e l’altra d’Europa a portata di volo (low cost), il quartiere rimane uno dei pochi centri di gravità identitari di qualsiasi persona, ancora più della città stessa. Un nucleo coriaceo, resistente, duro come la roccia e da difendere a denti stretti.
Il quartiere rimane uno dei pochi centri di gravità identitari di qualsiasi persona, ancora più della città stessa.
Persone, banconi, cucine, negozi, musica, eventi piccoli e grandi: in questi ultimi mesi tutti hanno capito ancora di più quanto sia importante quello che succede nelle vie che immediatamente ci circondano. Perchè quello che succede siamo (anche) noi. ZERO in questi anni ti ha portato a spasso per le città: nei club dalle sonorità sconosciute come nei concertoni da antologia, negli scantinati come nei ristoranti stellati, tra le mostre di grido come a casa di artisti dimenticati.
Adesso ti mostrerà come ognuna di queste realtà ha radici forti, profonde, iperlocali, che non germogliano se dietro non c’è amore per una strada, per un incrocio o anche solo per il civico di un palazzo. ZERO è nei quartieri della tua città: tra i latinos di NoLo a Milano, tra i vinili del Pigneto a Roma, tra la working class meticcia della Bolognina. E ci rimarrà per farveli conoscere e riscoprire. Perché è da qui che nascerà ciò che saremo.