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Andrea Esu

A pochi giorni dall'inizio dell'edizione 2016 di Spring Attitude, ci siamo fatti raccontare dal suo direttore artistico che festival sarà.

Geschrieben von Nicola Gerundino il 13 Mai 2016
Aggiornato il 23 Januar 2017

Foto di Giovanni De Angelis

Si dice sempre che la primavera sia la migliore stagione per fare un salto a Roma. Da qualche anno a questa parte è anche la stagione migliore per l’elettronica, grazie a un festival che sta diventando sempre più una realtà di peso: Spring Attitude. Qualche giorno fa abbiamo fatto due chiacchiere con Andrea Esu, il suo direttore artistico, per farci raccontare in prima persona questa edizione 2016, parlando sia degli artisti che suoneranno, sia delle location, che sono sempre di più un fattore fondamentale per un festival che voglia essere di richiamo e che a Roma sono spesso le spine della rosa. Per rinfrescarvi la memoria, cliccando qui troverete tutte le info sulla line up e gli orari. Buona lettura e buon Spring Attitude!

ZERO: Anche quest’anno Spring Attitude parte dal giovedì e gioca sia sulla line up che sulle location. Partendo da quest’ultime, com’è andata l’anno scorso con il Maxxi? Sarei curioso di sapere se qualcuno del Museo è andato nel “panico” quando ha visto tutta quella gente ballare….
L’anno scorso è stato bellissimo e per fortuna è andato tutto bene. Unico momento di panico quando Dean Blunt non voleva suonare perché il buttafuori che aveva chiesto sul palco non era di colore, l’ho dovuto convincere raddoppiando la dose di smoke machine che avevamo previsto, prendendola in prestito da Edwin van der Heide! Me la sono incollata personalmente dal piazzale all’auditorium del Maxxi, correndo!

Immagino che il feedback da parte loro sia stato positivo, visto che anche in questo 2016 ci ritornate. Pensi che Spring Attitde possa essere un punto importante per „svecchiare“ i musei di Roma e la loro funzione, il modo con cui si relazionano al pubblico?
Assolutamente sì: noi, il pubblico, gli artisti, tutti sono assolutamente entusiasti di riuscire a portare musica e installazioni in strutture museali, fruire di location così belle e in maniera inusuale rispetto a quello che accade solitamente. Spero che in un futuro prossimo il discorso si possa allargare anche ad altri musei, al momento con il Maxxi abbiamo questa visione comune: loro sono assolutamente sulla nostra stessa lunghezza d’onda e sostengono al 100% la nostra proposta artistica, sarà una collaborazione duratura, ne sono sicuro.

Il primo act di Spring Attitude 2016 all'interno del Maxxi: Monolake. Foto di Giovanni De Angelis.
Il primo act di Spring Attitude 2016 all’interno del Maxxi: Monolake. Foto di Giovanni De Angelis.

Avete già pensato di contattare qualche altro museo, magari per performance più particolari e di ascolto?
Lo scorso anno prima di approdare al Maxxi abbiamo provato anche con altri musei, ma diciamo che non è scattata la scintilla.

L’anno scorso ho intravisto anche Giovanna Melandri durante il live di Monolake, sempre al Maxxi. Ci avete parlato? Era contenta dell’evento?
Il presidente Melandri è la prima fan di Spring Attitude! Lo ha ribadito anche ieri in conferenza stampa, ha usato parole di grande elogio e ovviamente la cosa a noi fa veramente piacere. Pensa che la scorsa estate, poco dopo la fine del festival, ero al Maxxi per il documentario che Sky Arte ha girato su Spring Attitude e l’ho incontrata: non la conoscevo di persona per cui me l’hanno presentata e la prima cosa che mi ha detto dopo aver capito che ero il direttore artistico è stata «Lo rifate anche nel 2016, vero?»

La conferenza stampa di Spring Attitude 2016. Nell'ordine, Giovanna Melandri, Andrea Esu, Caterina Tomeo.
La conferenza stampa di Spring Attitude 2016. Nell’ordine, Giovanna Melandri, Andrea Esu, Caterina Tomeo.

Proprio di fronte al Maxxi c’è l‘Ex Caserma di via Guido Reni, che in autunno ha ospitato Outdoor e lo sta ospitando di nuovo per tutto maggio, inclusi i due giorni di Spring Attitude al suo interno. Come è nato il sodalizio con Outdoor e che ne pensi degli spazi dell’Ex Caserma?
Penso che siano degli spazi fantastici, come molte di queste strutture industriali presenti e purtroppo inutilizzate a Roma. Con i ragazzi di Outdoor condividiamo molte cose, abbiamo iniziato a collaborare nel 2014 con un evento di Spring Attitude Waves. Loro sapevano di avere a disposizione l’Ex Caserma nel periodo di Spring Attitude 2016 e noi non ci siamo fatti scappare l’occasione di portare il festival in uno spazio così unico e suggestivo.

Di vecchi edifici in dismissione come l‘Ex Caserma ce ne sono diversi a Roma, condivideresti un ipotetico appello alla prossima amministrazione affinché ci fosse un dialogo con tutte le realtà che organizzano eventi a Roma, per rianimarle e trasformarle in poli culturali vivi e attuali, magari attraverso bandi?
Facciamo proprio un referendum! Ci sono spazi talmente belli e inutilizzati qui a Roma… È arrivato il momento di darsi una svegliata, nelle altre capitali europee stanno un pezzo avanti anche su questo.

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Gli spazi dell’Ex Caserma di via Guido Reni.

Tornando alla musica e prima di passare al festival imminente, quest’anno avete fatto parecchi eventi di preview, così come ormai fanno tanti altri festival in giro per l’Europa: la formula della tre giorni unica non funziona più? Non c’è i il pericolo di disperdere energie e magari „bruciarsi“ qualche artista?
Ormai non ha più senso fare un solo evento l’anno: è importante tenere vivo il pubblico, approfittare degli artisti che vuoi proporre in città che magari sono in tour in un periodo diverso da quello del festival.

Tra i vari eventi di preview di Spring Attitude 2016 qual è quello di cui sei rimasto più soddisfatto?
LORY „FUCKING“ D! Lorenzo è stato pazzesco lo scorso 23 aprile (all‘Ex Dogana, nda). Ci metto ovviamente anche i Battles a fine marzo (al Quirinetta, nda)

I Battles al Quirinetta.
I Battles al Quirinetta.

Raccontaci la line up di Spring Attitude 2016. Per me quest’anno ci sono veramente parecchi nomi interessanti, magari un po‘ più “piccoli”, ma di qualità elevata. Penso ai vari Hunee, Dorian Concept, PayPal, Jessy Lanza, Max Graef..
I nomi „piccoli“ a Spring Attitude ci sono sempre stati e sempre ci saranno: sono quelli che mi piacciono di più! Cerco sempre di mettere a contorno degli headliner degli artisti che l’Italia l’hanno vista poco o per niente. I nomi che hai citato, ad esempio, suoneranno per la prima volta a Roma proprio a Spring Attitude.

Gli artisti che consigli di non perdere, a parte gli Air ovviamente?
Cosmo, Pantha du Prince, Iosonouncane, Jessy Lanza, Rafael Anton Irisarri, Giorgio Gigli & Lord Z (sarà spaziale), Rone… Ma ce li metterei tutti!

Quello che personalmente sei più curioso di vedere?
Il grande Matthew Herbert!

A proposito degli Air, come hai reagito quando ti hanno detto di sì? E che live faranno?
Grande gioia! Come puoi immaginare è stata una cosa lunga e devo dirti la verità: a un certo punto avevamo perso la speranza. Faranno un live di 100 minuti, immagino proporranno il meglio dei loro 20 anni di carriera.

Sarà audio/video?
Ci sarà una sorta di scenografia sul palco, di più non dico!

Te l’ho chiesto perché una novità di Spring Attitude di quest’anno è proprio legata all’audio/video e ad alcune performance più di piglio artistico, come quelle di NONE o degli Otolab. Come mai questa scelta? La riproporrete anche in futuro?
Di questa parte se ne occupa Caterina Tomeo che è la direttrice artistica della sezione Arts & New Media di Spring Attitude. È lei che ha proposto e portato Otolab, Duncan e Davic Nod. Sempre lei si è occupata insieme al nostro partner RUFA dei workshop, che sono un’altra bella novità del 2016.

 

Spostandoci qualche settimana più là, ci saranno anche questa estate le Waves? Ci puoi già dire le location e un paio di nomi in anteprima?
Il 12 giugno ne faremo una sulla terrazza del Palazzo dei Congressi, in diurna dalle 17:00 alle 24:00. Già mi immagino l’atmosfera che ci potrà essere al tramonto! Suoneranno Tokimonsta, Jolly Mare per la prima volta con la band, Dardust, Niagara, LIM e il nostro Soundsystem.

Qual è stato il primo festival in assoluto dove sei andato?
V 97 a Chelmford, ho visto Daft Punk, Chemical Brothers, Pavement, Foo Fighters, Gene e molto altro.

Quello di cui hai il miglior ricordo?
Il primo Primavera Sound che ho fatto, era il 2010.

Una panoramica del Primavera Sound.
Una panoramica del Primavera Sound.

Quello di cui hai il peggiore?
Il Primavera Sound del 2013, c’era un tramontana che ti faceva venire voglia di andare a casa.

Il festival dove ti piacerebbe andare?
California: sole, caldo e Coachella.

Il festival di cui vorresti avere la direzione artistica?
Mi basta quella di Spring Attitude, già dormo poco la notte…

I nomi che inseriresti nel cartellone del tuo festival ideale?
Reunion degli Smiths, Jane’s Addiction, Pavement, Casino Royale performs “Sempre più vicini”, Teenage Fanclub, Radiohead performs “The Bends”, Prefab Sprout performs “Steve Mcqueen”, Phoenix, Death Cab For Cutie, Fleetwood Mac.

Che dischi stai ascoltando ultimamente? Ce ne dici 5 che ti sono piaciuti parecchio?
“Born Again”di Randy Newman, il disco di Courtney Barnett, “Music From Big Pink” dei The Band, il nuovo di Cosmo e il nuovo dei Radiohead.