Go Dugong è un producer di musica elettronica, dj e grafico. A Milano dal 2013. È tra gli organizzatori di Balera Favela, la serata di musica “global” che infiamma le notti del Bar Doria.
A che ora inizia il giorno e a che ora finisce la notte?
Dipende un po‘ sempre da quello che ho da fare. Nei normali giorni feriali, visto che sono un lavoratore, il giorno inizia verso le 8:30 e la notte finisce verso le 2:00.
Qual è la magia che distingue la notte dal giorno?
È la musica. Di notte produco oppure sono in giro a suonare (in quest’ultimo caso la fine della notte potrebbe quasi coincidere con l’inizio del giorno). Di giorno invece sbrigo lavori meno creativi o lavoro per la mia agenzia di comunicazione.
La notte di Milano.
La notte di Milano è generosa, non sei mai solo ma a volte hai la sensazione di non essere mai davvero in compagnia. Solamente se riesci a raschiare via quella patina „fashion“ che tanto la contraddistingue può regalare emozioni davvero reali e pure.
La tua prima notte folle.
Ero un writer, notti folli ne ho passate tante. Molto più di quelle che vivo ora. Se le
racconto mi arrestano, quindi evito.
Come ti prepari e come inizia la tua serata?
Non mi preparo e non c’è un rito di inizio serata. Semplicemente esco e… oplà! Non ho posti fissi, mi piace cambiare.
Cosa ascolti quando balli davanti allo specchio prima di uscire
Madonna! Provo le mosse di Michael Jackson ogni santo giorno. “Smooth Criminal” è la mia preferita
La vita è un party o i party aiutano a vivere?
La vita è un parto e i party aiutano fino a un certo punto, devi saperli gestire altrimenti possono anche peggiorarti la vita. Sicuramente aiutano a mantenerti giovane e sì, per quanto mi riguarda mi aiutano anche a vivere essendo parte del mio lavoro.
Qual è l’evento dei tuoi sogni che vorresti organizzare?
Lo faccio già, al Bar Doria con i miei soci Ckrono, prp e Marcello Farno. La serata si
chiama Balera Favela e il concept è quello di portare sonorità „global“ (dal Baile Funk alle sonorità indiane e mediorientali) in vecchi luoghi della „Milano da Bere“. Altro obiettivo della serata è quello del divertimento più „puro“, senza „poserate“, fotografi o videomaker che spesso distraggono dalla musica e dalla pista… E poi non tutti amano rivedersi il giorno dopo.
Cos’hai scoperto di notte e cosa sogni di scoprire ancora nella notte?
Quando dipingevo ho visto luoghi assurdi, linee ferroviarie, casermoni abbandonati e luoghi post-industriali che risultavano affascinanti da quanto fossero brutti.
Qual è la cosa più bella di lavorare di notte?
Avere quella brama di fare tutte quelle cose che il giorno non puoi fare perché sei impegnato in altre questioni più essenziali alla tua sopravvivenza.
Una persona della notte che è diventata importante anche di giorno?
Forse la mia ragazza.
Ti sei mai innamorato di notte?
Certo, più e più volte. L’ultima volta è stata quasi tre anni fa.
Instagram o facebook? Stories o status?
Meglio Instagram anche se faccio fatica a capire l’utilità delle stories. Facebook lo uso di più per tenermi in contatto con persone lontane.
La discoteca e il party più belli di sempre?
Tendenzialmente non amo molto le discoteche. Riguardo la mia festa preferita è sicuramente Balera Favela
Il luogo nel mondo con la “mejo” nightlife?
Ultimamente, suonando e lavorando spesso la notte non sono un gran viveur. Mi ricordo però di una super serata/nottata a Tokyo tre anni fa in cui veramente credo di aver dato tutto. Siamo passati dai karaoke alle sala giochi per finire in un tour di più club.