Le farchie

La parte più caratteristica ha luogo nei giorni precedenti, quando le 15 contrade preparano ognuna la propria farchia (un fascio di canne di 70-115 cm di diametro e 7-10 m di altezza), mentre le donne cucinano i piatti tipici della tradizione abruzzese. Tutta la festa è incentrata sull’ospitalità e quindi non si paga assolutamente nulla. Il 16 gennaio ogni contrada porta la sua farchia davanti alla chiesa di Sant’Antonio abate e una alla volta vengono fatte esplodere: la sommità prende fuoco e le farchie ardono per tutta la notte, mentre si beve e si canta. Consiglio per la sopravvivenza: non fatevi prendere la mano o finirete sdirrupati (lett.“cadere in maniera rovinosa”) nella selva. Io sono stata tirata fuori dai pompieri.